Cementificio della discordia

Cementir, Di Martino: chiedo incontro con la Regione

Nella controversa vicenda di Cementir, fabbrica di cemento nel territorio di Cagnano Amiterno, interviene adesso la sindaca Iside Di Martino.

Di Martino rassicura sulla sorte dei lavoratori dell’ex Sacci, difende il suo operato e chiede un incontro con la Regione, a seguito delle dichiarazioni del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.

“Nel territorio di Cagnano Amiterno -afferma la sindaca in una nota – sono presenti un cantiere minerario e un cementificio la cui attività risale all’anno 1924 e questo è un dato. L’Amministrazione comunale ha da sempre sostenuto le attività minerarie e industriali le quali rappresentano un importante indotto lavorativo per l’alta “Valle dell’Aterno”. Tanto è stato fatto recentemente dall’attuale Amministrazione comunale insieme all’Amministrazione regionale al fine di ottenere il rinnovo della concessione mineraria, richiesto nell’anno 2010 dal gruppo Sacci S.p.A., che ha operato nel territorio attraverso il suo stabilimento sito in Cagnano Amiterno a decorrere dall’anno 1939. Nell’anno 2016 a seguito della procedura fallimentare che ha interessato la Sacci S.p.A. , è subentrata la ditta Cementir Sacci S.p.A, che innovando l’assetto organizzativo, ha proceduto ad esternalizzare le lavorazioni della cava e dei trasporti”.

“I lavoratori dell’area cava sono stati riassorbiti tutti dalla ditta affidataria delle attività di cava, estrazione e recupero. Sono in fase di perfezionamento i contratti dei lavoratori, che appartenevano al settore interno dei trasporti, e per i quali sono in fase di stipula nuovi contratti come dipendenti delle ditte locali oggi presenti nel territorio”.

Il cementificio di Cagnano Amiterno è oggi di proprietà di Gaetano Caltagirone: vi lavorano circa cento lavoratori. Settimane fa la notizia ufficiale: Cementir utilizzerà Combustibile Solido Secondario (CSS), ovvero un derivato della lavorazione dei rifiuti, per alimentare i suoi altiforni.

La popolazione dell’Alta Valle dell’Aterno è seriamente preoccupata delle ricadute che quello che il sindaco chiama “progetto sperimentale” potrebbe avere sulla loro salute. I cittadini si sono così costituiti nel Comitato AternoAria, che vede tra i promotori la dottoressa Maria Fioravanti.

[Cementir brucia rifiuti: l’allarme del comitato AternoAria]

In un incontro informativo la popolazione, i sindaci di Capitignano, Pizzoli, Campotosto e Barete e gli stessi consiglieri di maggioranza del Comune di Cagnano Amiterno hanno detto “no” all’ introduzione di rifiuti all’interno del cementificio, temendo la conversione prossima in termovalorizzatore.

[Cementificio brucia rifiuti: i cittadini dicono No]

“Nel mese di aprile 2017 – ripercorre la sindaca Di Martino – ho riscontrato che la nuova ditta, la Cementir Sacci S.p.A., subentrata a Sacci S.p.A., ha acquisito le autorizzazioni regionali per iniziare di fatto il progetto presentato e condiviso con l’Amministrazione regionale in attuazione della normativa statale che incentiva il riuso dei prodotti provenienti dai rifiuti. La mia attività da aprile 2017 è stata quella di capire e di informarmi insieme alla maggioranza sulla validità del progetto sperimentale; dopo di che sono state promosse dalla sottoscritta riunioni informative atte a comunicare alla popolazione di Cagnano Amiterno e a quelle limitrofe che il progetto CSS Abruzzo è in fase attuativa e valutare le modalità e le condizioni conseguenti”.

“Le riunioni informative con la popolazione si sono tradotte in un momento di contrarietà totale al progetto da parte di tutti gli intervenuti. Abbiamo riscontrato che tante persone presenti, poco informate sui fatti, hanno impedito ogni tipo di informazione ed hanno dimostrato vivamente di non essere disposte a sentire le ragioni di una decisione presa a suo tempo per conto di un Comune, a bassa densità abitativa interno e di montagna, quale il nostro, dove i Sindaci sono rappresentativi di bassi numeri elettorali e per questo spesso abbandonati da tutti i governi – di destra e di sinistra – e sacrificati a favore di territori vicini, più nobili, più popolosi e per questo più forti politicamente.In questi giorni ho sentito e letto molte cose. Ho atteso che si facesse chiarezza istituzionale e venissero date le giuste informazioni sul tema CSS. Ho aspettato che i soggetti promotori dell’uso dei rifiuti nei cementifici commentassero le sciocchezze che sono state pubblicate sui social e in qualche articolo di giornale…. invece nulla. Il silenzio più assoluto. Quindi nel rispetto del mio ruolo intendo muovermi fin da subito a livello regionale per fare chiarezza e poter dare delle risposte certe e concrete alla mia popolazione, dalla quale parte sono sempre stata e sempre sarò!”

“Non ci sto a fare il capro espiatorio di questa faccenda – conclude amareggiata la prima cittadina -, d’altronde l’articolo del consigliere Pietrucci dei giorni scorsi mi induce a pensare che la Regione sia disposta a rivedere le eventuali autorizzazioni e/o a spiegare con chiarezza le scelte che intende adottare per il nostro territorio; per tale ragione chiedo con estrema urgenza di essere ascoltata dai vertici Regionali“.

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