Cagnano amiterno

Cementir, la rassicurazione: niente inceneritore

Il cementificio di Cagnano Amiterno, di proprietà di Gaetano Caltagirone, continua ad essere al centro delle attenzioni della popolazione e delle amministrazioni dell’Alto Aterno.

Martedì 18 luglio a Palazzo Silone è avvenuto un incontro con figure istituzionali importanti: il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, il sottosegretario Mario Mazzocca, il presidente della Commissione Territorio Pierpaolo Pietrucci, il dirigente Cementir Franco Gerardini e il direttore Arta Francesco Chiavaroli hanno aperto una finestra di dialogo con i sindaci e gli amministratori coinvolti dalle sorti del cementificio.

Cementir incontro regione

Obiettivo: approfondire gli effetti ambientali che avrebbe la combustione di Combustibile Solido Secondario (CSS) sul territorio circostante, salvaguardando allo stesso tempo il sito produttivo ed i centinaia di dipendenti che vi lavorano.

[Cementir, Di Martino: chiedo incontro con la Regione]

Il consigliere Pierpaolo Pietrucci tira le somme dell’incontro: “La strada intrapresa è quella di un confronto e di un monitoraggio costanti: è stata concordata la predisposizione di una interrogazione alla Giunta ragionale da parte mia per capire dagli uffici tecnici e dall’Arta, nella massima trasparenza, se sussistono le condizioni e le garanzie ambientali e di salute in caso di lavorazione del Css, e quali sarebbero la frequenza e la qualità dei monitoraggi. Buon punto di partenza è l’assicurazione, esplicitata dai dirigenti, che il sito non verrà mai trasformato in un inceneritore, viste anche le disposizioni normative contrarie”.

Dunque, la dirigenza di Cementir ha assicurato che nella fabbrica non vi sarà alcuna riconversione.

Il vero timore della popolazione (e degli stessi consiglieri di maggioranza di Cagnano Amiterno) è che l’utilizzo di CSS, derivato della lavorazione dei rifiuti, sia solo il primo passo nella conversione del cementificio in termovalorizzatore.

[Cementificio brucia rifiuti: i cittadini dicono No]

Negli altiforni verrà bruciato per il 30% il CSS e per la restante percentuale l’attuale carbone. Innanzitutto, si chiedono i consiglieri, la percentuale di CSS è in relazione al materiale o al potere calorico? Il CSS infatti ha un valore calorifero nettamente inferiore rispetto al carbone: quindi, nel caso si tratti del 30% rispetto al potere calorico, ciò significherebbe un aumento esponenziale di materiale combusto. Il vero guadagno per l’azienda consisterebbe dunque nello smaltimento dei rifiuti.

Nel frattempo gli striscioni lungo le strade di Cagnano mostrano la posizione netta dei cittadini: No al cementificio brucia rifiuti.

Cementir
leggi anche
sacci cementir
Cagnano amiterno
Cementificio brucia rifiuti: i cittadini dicono No
Cagnano Amiterno, il cementifico diventa inceneritore
Cementificio della discordia
Cementir, Di Martino: chiedo incontro con la Regione
sacci cementir
Ambiente
Cementir brucia rifiuti: l’allarme del comitato AternoAria
sacci cementir
Regione
Il Cementificio approda in consiglio regionale
regione abruzzo consiglio
Regione abruzzo
Via libera finalmente al Piano del Parco
CEMENTIR
Lavoro
Cementir, 6 dipendenti tornano a lavoro
manifesti contro inceneritore cagnano
Ambiente e salute
Cagnano manifesta contro l’inceneritore
Cementificio Cagnano: «Regione pronta a rivedere accordo»
Cagnano amiterno
Cementificio Cagnano, assenze che pesano