In centro storico

L’Aquila dopo la scossa

Gli aquilani percorrono la città in largo e in lungo, fin dove si può. Volti stanchi e in apprensione.
Sono le dieci del mattino e a gruppi si sono precipitati in centro, soprattutto in zona Villa Comunale.
Alle 7:40 una forte scossa di terremoto ha svegliato il centro Italia, di nuovo. L’epicentro è sempre lo stesso, ma i secondi interminabili e l’intensità hanno fatto pensare a qualcosa di più vicino, sotto di noi.
Lungo il corso fino a Piazza Duomo tutti con il naso all’insù a controllare i palazzi, si ha il terrore di nuove crepe e nuovi crolli. Ma la paura si domina, stavolta è diverso. Si incontrano tante famiglie, bambini e passeggini lungo l’asse centrale ricostruito, qui forse ci si sente al sicuro. Vietato, anzi vietatissimo, entrare nei vicoli e nella zona rossa, oggi più di sempre. “Non chiudo la città, ma chi verrà trovato nelle zone interdette verrà denunciato”. – lo dice il sindaco Cialente, di fronte al palazzo dell’ex benzinaio che rischia di crollare. L’edificio che insiste su parte di Via XX Settembre e Viale Crispi ha i puntelli visibilmente staccati e ai lati ci sono calcinacci. Un primo cittadino concitato che non si trattiene con le parole di fronte “alla lentezza della provincia”. Parla al telefono col presidente Antonio De Crescentis: “Questa palazzina doveva già essere stata demolita, è più di un anno che aspettiamo”. 

san marco

Crolli nella chiesa di San Marco in centro all’Aquila: Il luogo sacro è dopo circa 7 anni e mezzo dal tragico terremoto del 2009 in attesa dell’intervento di recupero. I lavori sono fermi sembra per ritardi burocratici. La cattedrale dell’Aquila sarà visitata domani dai tecnici. Non ha fatto registrare alcun danno, anche lieve, la chiesa delle Anime Sante, nella centralissima piazza Duomo, per la quale invece il restauro è in dirittura d’arrivo. In particolare, la cupola, crollata dopo il terremoto dell’Aquila, secondo fonti tecniche in seno all’impresa che sta seguendo i lavori, la Italiana Costruzioni, “ha retto benissimo alla violenta scossa di questa mattina”. 

6d1e0986-516b-421a-98be-42b12bc35933Lungo Via XX Settembre un via vai di auto e persone: anche qui calcinacci a terra ai piedi della Banca del Fucino e dal ponte di Sant’Apollonia si vede il crollo di una casa su Via Cola dell’Amatrice. Crolli di calcinacci anche in Via Cascina.

In Piazza Duomo le campane e qualche bancarella rendono la mattinata quasi normale. Il Bar Nurzia è affollatissimo, anche le altre attività sono aperte. Ogni cosa è al suo posto, anche Klaus, il violista tedesco che da mesi vive all’Aquila. Non smette di suonare nemmeno oggi, “soprattutto oggi, non lascio la città”. E con le note del suo flauto regala un po’ di magia ai passanti.

Terremoto 30 ottobre 2016: danni all'Aquila

14914890_10207878494255605_1616528944_nChiuse per rischio crollo due zone del cimitero monumentale dell’Aquila: il plesso 96 e zona Nove Martiri. Molte le persone in visita ai defunti in questo lungo weekend dei morti. Transenne che impediscono il passaggio e uomini della protezione civile che presidiano l’area.

Buone notizie dall‘Ospedale dell’Aquila. Qualche calcinaccio nei pressi dell’edificio Delta 6 che ospita le Medicine avevano destato preoccupazione. Non si sono rilevati danni strutturali: il Manager Rinaldo Tordera, subito dopo l’evento tellurico, ha raggiunto l’ospedale aquilano e ha accompagnato i vigili del fuoco in un sopralluogo. Il presidio è ok.

“A casa non ci sentiamo sicuri”. E poi ci sono le case popolari di San Gregorio dove l’agitazione dei residenti si amplifica. Convivono con crepe visibili dal terremoto di sette anni fa. “Quasi otto lunghissimi  anni vissuti in balia della vita. Dopo una ennesima  relazione fatta dai tecnici del comune sul complesso di case comunali,  si è appurato che non sono in sicurezza e quindi gli abitanti  devono lasciare gli alloggi. Detta in maniera semplice: evacuazione”- questo dichiarato solo qualche giorno fa da Franco Marulli. [Via da case inagibili, Assocasa protesta]

Tempera

Tempera

AREE ACCOGLIENZA: I centri di accoglienza sono aperti da questa mattina, sia in città che nei paesi limitrofi. Una tenda è stata montata dai volontari delle Aquile Bianche e della Croce Rossa davanti all’Auditorium del Castello, mentre i volontari delle associazioni Alpini stanno presidiando via Strinella. L’area di Murata Gigotti gestita dalla Pro Loco di Coppito, il Campo sportivo piazza d’Armi curato dai volontari delle Misericordie, Civita di Bagno dai volontari della Croce Bianca, Pagliare di Sassa con i volontari dell’associazione Pivec. Altri punti di ritrovo sono stati preparati a Camarda, Tempera e Paganica. [Coc, aree di accoglienza e verifica crolli]

 

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