Elezioni L’Aquila 2022, il confronto tra i candidati alla carica di sindaco.
Un Grandangolo speciale, elezioni L’Aquila edition, quello proposto dal Capoluogo e andato in onda anche su LAQTV, con il confronto tra i candidati sindaco della città.
Presenti Americo Di Benedetto, Pierluigi Biondi e Stefania Pezzopane. Assente la candidata Simona Volpe, la cui candidatura è uscita fuori a sorpresa, nel sabato di scadenza della presentazione delle liste elettorali.
Elezioni L’Aquila – A tutti e tre i candidati alla carica di sindaco la domanda sui progetti per L’Aquila nei prossimi cinque anni.
Queste le parole di Pierluigi Biondi, sindaco uscente e ricandidato: “L’Aquila nei prossimi 5 anni ha un’opportunità storica che prescinde dall’amministrazione del momento. Può mettere insieme le risorse del PNRR e fondo complementare, le risorse della programmazione della politica complementare 2021-2027 della Regione Abruzzo, i fondi Restart. Per questo L’Aquila deve avere delle idee molto chiare. Noi abbiamo strumenti di programmazione importanti e da tempo portiamo avanti progetti fondamentali per lo sviluppo del territorio, penso al Collegio di Merito o alla Casa delle Tecnologie emergenti, o molte altre iniziative che riguardano la formazione, come la Scuola nazionale dei Vigili del Fuoco. Basterà mettere a frutto questi elementi non solo per garantire una riqualificazione complessiva della città, ma per avere, al contempo, ricchezza, produttività e lavoro stabile”.
La risposta di Americo Di Benedetto: “La città andrebbe prima recuperata, colmando le lacune di questi 5 anni trascorsi.
Va recuperata una visione strategica che renda la nostra città proiettata al futuro con un’idea e una finalità. Devono essere riempiti gli spazi ricostruiti, manca totalmente la ricostruzione pubblica e, inoltre, c’è l’esigenza di creare prospettive di lavoro per i giovani. In questi 5 anni non si è mai parlato di questo. La città può essere smart, adeguata al dinamismo contemporaneo, ma per essere vivibile deve offrire lavoro, altrimenti non c’è futuro. Bisogna lavorare anche sulla sanità, perché la sanità non può reggersi sulla razionalizzazione delle spese”.
Così Stefania Pezzopane: “Io lavorerò per L’Aquila grande, cioè una città capace di aggregare i comuni del comprensorio. Lavorerò per L’Aquila nuova: una città che sappia proiettarsi al futuro e sappia assumere il ruolo di capitale dell’Appennino. Questo in virtù del mio programma elettorale e di governo, alla base di un Patto per L’Aquila da stipulare con il governo regionale e nazionale. Patto che deve stabilire una serie di obiettivi, quali la modernizzazione dei servizi, la necessaria ricostruzione da completare, la prospettiva di investire risorse per i poli produttivi trainanti. Intorno a questo deve esserci anche un progetto di sviluppo dei borghi, chiamo borghi quelle che vengono comunemente considerate frazioni. La ricostruzione di questi borghi va indirizzata e disegnata in base a determinati piani e specializzazioni. Voglio che la città del futuro sia libera, competitiva, inclusiva”.
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Di Benedetto: “Conosco bene le criticità operative che c’erano a L’Aquila e il motivo per il quale il centrodestra è arrivato a governare…prendo atto, però, che oggi ci sono ancora troppe difficoltà nelle situazioni che erano state oggetto di confronto 5 anni fa. Penso al Progetto Case, o alle difficoltà della ricostruzione pubblica. Problemi oggetto di contrarietà e al centro delle passate campagne elettorali, ma che sono rimasti insoluti. La città è parzialmente ricostruita e, inoltre, abbiamo tutti visto difficoltà di equilibri politici all’interno della compagine amministrativa“.
Sul tema, Stefania Pezzopane dichiara: “La prima cosa da fare è chiedere conto di quanto accaduto in questi 5 anni…credo che i cittadini possono constatare da soli quali sono le promesse non mantenute. In questi anni da parlamentare io mi sono dedicata anima e corpo alla città dell’Aquila e ai Cratere 2009 e 2016, portando a supporto di tutti i Comuni molte cose. Molte delle iniziative citate dal sindaco Biondi nascono dal lavoro dei nostri parlamentari e dei nostri Governi. Per esempio, il Fondo complementare, che consente ai Comuni di avere moltissime risorse, nasce da una mia iniziativa parlamentare, da un progetto del Governo Conte 2, quando si inserisce nel PNRR un miliardo e 780 milioni che poi sono stati destinati al Cratere. Così come i Fondi Restart“.
La risposta di Pierluigi Biondi: “La Scuola della Pubblica amministrazione è un’idea a valle del Fondo complementare, è frutto del confronto con il ministro Brunetta di Forza Italia, così come la sede del Servizio civile universale. E sono frutto del lavoro di questa amministrazione anche i 2,8 miliardi per la ricostruzione privata. Facile dire che sia tutto frutto del lavoro parlamentare del Pd. Preferisco fornire dati e non suggestioni. Quando si dice che la ricostruzione è ferma e viene citata Arischia, nel quinquennio 2017/2022 – rispetto al precedente – i contributi per la ricostruzione erogati sono stati 7 volte tanto. Allora, se oggi la ricostruzione è ferma prima era assolutamente paralizzata”.
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