Amministrative 2021

Vasto, Alessandra Notaro candidata sindaco: “Un piano di ripresa e resilienza”

VASTO - Elezioni amministrative, l'intervista alla candidata alla carica di sindaco Alessandra Notaro. Programmi e progettualità.

VASTO – Elezioni amministrative, l’intervista alla candidata alla carica di sindaco Alessandra Notaro. Programmi e progettualità.

Tra i candidati alla carica di sindaco per le amministrative di Vasto, torna un cognome storico per la città, quello di Notaro, come il sindaco in carica tra gli anni Settanta e Ottanta. A cimentarsi per le amministrative 2021 è invece la figlia, Alessandra Notaro, ex magistrato onorario, candidata per il gruppo civico “La buona stagione”. Una proposta guardata con una certa curiosità anche dal centrodestra, che però poi ha preferito proseguire nel percorso di una candidatura più squisitamente politica.

Ma come nasce il progetto politico e, al suo interno, la candidatura di Alessandra Notaro a sindaco di Vasto?
“Un pomeriggio dell’estate scorsa – spiega Alessandra Notaro a IlCapoluogo.it – un amico mi scrisse un messaggio dicendomi che era tempo di dedicarmi alla mia città. Inizialmente non compresi e lo invitai per un caffè. Mi spiegò che da qualche tempo era impegnato con altri amici da me conosciuti in un’esperienza di progettualità (Vasto Viva) che aveva ad oggetto la città e il territorio circostante. Ci confrontammo sulle condizioni in cui versava Vasto e il Vastese e mi rappresentò il desiderio di mutare quel progetto in una proposta per le elezioni amministrative del 2021 chiedendomi di offrire la mia disponibilità ad unirmi a loro e, soprattutto, a candidarmi quale Sindaco di Vasto. Non nego che in quel momento un brivido mi attraversò, non riuscii a proferire una parola e la mia mente corse veloce ai tempi di papà che in quel momento mi parevano tanto lontani e che pensavo rappresentassero per me un capitolo chiuso da conservare gelosamente nel mio cuore. Presi tempo e chiesi di poter riflettere poiché una simile proposta sconvolgeva la mia esistenza e mi chiedeva di porre in discussione interamente la mia persona, il mio lavoro e le mie occupazioni. Ho trascorso un’estate agitata confrontandomi in primo luogo con la mia famiglia, cercando consigli in amici, ma soprattutto ponendomi profondamente in discussione. Ho sempre pensato che nulla nella vita debba essere considerato acquisito in maniera definitiva e il senso di precarietà, soprattutto per il lavoro che ho svolto, mi ha sempre accompagnato. Inoltre più passavano i giorni e più riviveva in me il ricordo della mia adolescenza e diveniva sempre più concreta e presente la figura di mio padre, dei suoi insegnamenti, della sua passione, della sua visione di città e di quanto si era speso per la crescita della sua terra. Sostenuta da questi sentimenti ma soprattutto con il consenso della mia famiglia, a fine estate ho accettato l’offerta ed ho iniziato a lavorare insieme ai miei compagni condividendo con loro l’analisi della situazione presente, prospettiva e visione del nuovo soggetto politico. Abbiamo in primo luogo chiarito che quanto ci accingevamo a mettere in moto era un’aggregazione civica non riconducibile nell’alveo degli attuali schieramenti partitici, che avrebbe camminato con un metodo aggregativo rivolgendosi a chiunque senza preclusioni di appartenenze passate o presenti. Così scegliemmo il nome “La Buona Stagione” evocativa di un modo di dire vastese che rimanda all’estate e ai suoi numerosi frutti concordando altresì la nostra mission nella frase “custodire e coltivare” di biblica memoria al fine di richiamare l’estremo rispetto per il nostro territorio ricevuto in tutta la sua bellezza quale dono che merita estrema cura e uno sviluppo attento alla sua originaria vocazione.

Qual è la sua analisi rispetto all’attuale condizione della città e quale il Suo giudizio sull’amministrazione Menna?
“Nella conferenza stampa di presentazione del nuovo soggetto politico e della mia candidatura ho avuto modo di illustrare l’analisi rispetto alle condizioni in cui versa la mia Vasto ed ho sottolineato tre termini che, dal mio punto di vista, qualificano la situazione odierna ma soprattutto l’azione amministrativa degli ultimi cinque anni: staticità, sfiducia ed isolamento. Hanno trascorso gli ultimi 5 anni a rincorrere le emergenze, non hanno avuto un solo progetto di sviluppo per questo territorio, hanno abbandonato anche il decoro urbano e gestito la cosa pubblica con il solo criterio del “particolare”, senza dimostrare capacità di scelte forti e priorità del bene comune. Gli investimenti eseguiti nel territorio sono riconducibili ad altri organismi, pubblici e privati, l’ente comunale non ha paternità in nessuno di essi e quel poco portato a termine è stato realizzato con forme di indebitamento che ha aggravato la situazione finanziaria.”

Quali sono le priorità e le progettualità programmatiche proposte per il breve e medio periodo dal suo programma amministrativo?
“Quanto alla mie priorità – sottolinea Alessandra Notaro – posso affermare che qualora fossi eletta avrò una immediata attenzione per la macchina amministrativa: è necessario riorganizzare il lavoro con metodo collaborativo e partecipativo, valorizzando le competenze esistenti e rafforzando quei settori che mostrano particolare sofferenza come i lavori pubblici, i servizi sociali e manutentivi. Mi adopererò per una digitalizzazione della p.a. che vada oltre l’offerta di singoli e pochi servizi. Creerò una task force che consenta di iniziare una progettualità costante in tutti i settori per consentire una efficiente partecipazione ai bandi e reperire risorse. Il piano di ripresa e resilienza consente di intervenire in ogni campo ma è necessario organizzare una macchina amministrativa che sia protagonista nei processi di programmazione e progettazione. Riprenderò un dialogo e confronto costruttivo con tutte le istituzioni, gli enti e le agenzie sovraordinate al fine di trovare soluzioni ad annosi problemi quali salute, carenza di acqua, sicurezza. Favorirò la partecipazione di associazioni, comitati di quartieri, consorzi, enti no-profit, per realizzare interventi sul territorio che favoriscano e migliorino l’offerta turistica, la sostenibilità ambientale, lo sviluppo economico e realizzino quella coesione sociale che è fonte di idee e progettualità tesi a migliorare il benessere delle persone e del territorio. Le prime proposte concrete vanno in questa direzione: la app turistica che con la collaborazione di tutti accompagni i nostri ospiti alla scoperta della nostra Vasto e del suo territorio circostante, l’intervento su Carlo Della Penna quale Campus da offrire a tutta la città, riqualificazione dei parchi urbani quali luoghi del verde e delle relazioni, riuso di immobili quali il palazzo Genova Rulli come “casa delle arti” per generare incontri e relazioni ma anche per offrire opportunità di apprendimento con lo strumento laboratoriale, la creazione di orti urbani anche per il recupero di prodotti tipici del nostro territorio e l’uso di qualsiasi spazio cittadino per aumentare l’offerta verde e migliorare la qualità dell’aria e il decoro urbano.”

Come figlia di Nicola Notaro, il suo nome è legato a quello di una figura storica nel panorama politico-amministrativo di Vasto e del Vastese, quale sistema di valori e approccio alla politica ha ereditato?
“La figura di mio padre Nicola Notaro rappresenta un esempio ed una fonte di ispirazione notevole per la mia persona e le mie idee. La sua capacità di guardare oltre gli steccati ed i confini, la sua duttilità ed elasticità d’animo più che intellettuale, la sua disponibilità, generosità e il dono dell’ascolto e del dialogo, mi hanno segnato profondamente. Uno sguardo alto che non perdeva mai la speranza e l’ottimismo, sapeva entusiasmare e soprattutto era capace di decisioni forti assumendosene piena responsabilità.”

C’è stato un momento in cui il centrodestra vastese sembrava particolarmente interessato alla sua proposta politica, ma a quell’interesse generale non è seguita alcuna convergenza. Cosa non ha funzionato su quel fronte?
“Quanto ai rapporti con il centrodestra, ho avuto diversi approcci con i loro esponenti, abbiamo condiviso i disagi subiti da Vasto in questi anni e ho dato la mia disponibilità a parlare intorno ad un tavolo di programmi, ma il dialogo si è interrotto per motivi a me sconosciuti. Noi siamo una aggregazione civica e non abbiamo i riti, i vincoli dei partiti o delle loro coalizioni che purtroppo rappresentano un grande limite alla proposta per il territorio, mi sembra che sia più importante salvaguardare il carattere identitario di una parte che il benessere della città, noi siamo più liberi negli approcci. Capiamo la difficoltà dei partiti di centrodestra, le loro esigenze e le rispettiamo ma ora preferiamo dialogare con i cittadini ed elettori di Vasto.”

Che campagna elettorale si aspetta?
“Mi auguro sia una campagna elettorale capace di comunicare la proposta di ciascuna forza all’elettorato, con toni forti ma senza offendere l’avversario, l’attacco è alla visione dell’altro e mai alla persona. Certamente mi aspetto la questua dei voti per piaceri ed attenzioni ricevute da singoli ma mi auguro che i cittadini giudichino con libertà e serenità e scelgano di cambiare rotta rispetto alla pochezza di idee e di azioni sinora avute.”

A pochi mesi dalle elezioni, qual è il suo messaggio ai cittadini vastesi?
“Mi rivolgo ai cittadini vastesi – conclude Alessandra Notaro – chiedendo la fiducia nei miei confronti quale atto di partecipazione e di coraggio. Possiamo costruire insieme una città “buona” che abbia a cuore il loro benessere e quello del territorio. Io ce la metterò tutta.”

alessandra notaro
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