Cultura

Le nuove stanze della poesia, Bologna in Lettere

Bologna in Lettere: la video poesia di Dimitri Ruggeri, per l'appuntamento con la rubrica Le nuove stanze della poesia, a cura di Valter Marcone.

Bologna in lettere 2021. Una proposta di video poesia

Nella puntata della settimana scorsa abbiamo presentato su queste pagine il progetto e il programma di Bologna in Lettere che si sta svolgendo in questo mese di maggio.

All’interno di quel festival vogliamo sottolineare una proposta di video poesia curata da Dimitri Ruggeri che torna, a distanza di un anno. Una proposta che intende consolidare nel festival Bologna in Lettere, una forma mediale che parla, scrive e ascolta con le immagini.

Lo scorso anno la sezione della video poesia esordiva a “Bologna in Lettere – Il festival on line – VIII edizione Deposizioni”, con la visione di un estratto dei migliori video che parteciparono alla serata conclusiva del Premio Hombres Itinerente 2019 di videopoesia, iniziativa nata in collaborazione con il Poetry Blog SlamContemPoetry.

Quest’anno, considerato il crescente interesse, l’organizzazione ha pensato di proporre con il curatore Dimitri Ruggeri (Direttore artistico del Premio Hombres di videopoesia), una propria rassegna denominata Bologna in Lettere Videopoetry per esordire nel panorama internazionale.

La scelta di Ruggeri ha coinvolto artisti con esperienza o che hanno dato un fattivo contributo al genere.L’evento che si terrà on-line ospiterà cinque video firmati da: Tom Konyves (Pioniere mondiale della videopoesia), Helen Dewbery (coeditore di Poetry Film Live) Ghayath Almadhoun, (Miglior Poetry Film 2020 al Zebra Poetry film festival di Berlino), Sheldon Chau (Premio Hombres Itinerante di video poesia 2020 ), e Soar Marongiu (fondatrice del progetto Soul and the City). Le opere saranno in lingua originale.

Video in programma

Sabato 8 maggio ore 20.30
Dimitri Ruggeri, presentazione del progetto

Domenica 9 maggio ore 21.30
Tom Konyves, All This Day Is Good For (Ungheria – Canada)

Domenica 16 maggio ore 19.00
Sheldon Chau, Eko Ile (USA)

Giovedì 20 maggio ore 19.00
Helen Dewbery, Metaphysician (UK)

Domenica 23 maggio ore 20.00
Ghayath Almadhoun, Evian (Palestina – Siria)

Mercoledì 26 maggio ore 21.30
Soar, Violet and life (Romania)

E’ ormai lontana la ricerca poetica degli anni Sessanta/ Settanta dello scorso secolo che dette vita a più correnti: dalle Neoavanguardie con la rivista “Il verri” e una antologia pubblicata nel 1961 “I novissimi”, alle sperimentazioni dei poeti della rivista “ Officina”, fino al Gruppo 63.

Proprio in quel momento si sviluppò però, nel fervore teorico e pratico di quelle sperimentazioni, la poesia tecnologica o visiva che è arrivata fino ai nostri giorni.

“L’albero della poesia tecnologica – scrive il padre della poesia visiva italiana Lamberto Pignotti nel 1965 – si situa più nel contesto delle attuali comunicazioni di massa, degli odierni linguaggi tecnologici, che in quello della tradizione specificamente poetica”.

Ciononostante dalla poetica della poesia tecnologica deriva la pratica della «poesia visiva». Video poesia dunque è un termine inventato dal fiorentino Eugenio Miccini, negli anni del boom economico quando con Ori, Sarenco, Pignotti e altri, tenendo conto della proliferazione dei “mezzi di comunicazione di massa” e del loro ormai comune uso , dette vita a quella che Umberto Eco successivamente avrebbe esaltata come: l’irruzione dei mass media nelle arti figurative ( la pop art americana e in Italia le opere di Schifano e Rotella ) e in poesia la cosiddetta “Lotta poetica “ che è appunto anche il titolo di una rivista che sapeva molto di strutturalismo.

Un risultato che come diceva Pignotti realizzava una nuova condizione espressiva: “siamo imbevuti simultaneamente di parole che si fanno vedere e immagini che si fanno leggere”, per cui “non c’è da stupirsi se la poesia invade l’immagine e si proclama visiva” (Pignotti 1972).

L’augurio dunque per questa edizione della rassegna di video poesia all’interno del Festival Bologna in Lettere è lo stesso dello scorso anno: avviare un dibattito sul tema che possa coinvolgere sempre più performer, poeti, registi, sceneggiatori, filmaker e musicisti perché in fin dai conti la poesia non ha proprio confini.

Le informazioni sono tratte dal sito : http://www.bolognainlettere.it/

Brani da You tube su https://www.facebook.com/BolognaInLettere/

Lamberto Pignotti, L’operazione tecnologica, ovvero: il vocabolario secondo, in «Nuova Presenza», n. 19/20, 1965-66, pp. 4-39

Lamberto Pignotti, Istruzioni per l’uso degli ultimi modelli di poesia, Lerici Editore, Roma 1968

Lamberto Pignotti, Fra parola e immagine, Marsilio, Venezia 1972

Lamberto Pignotti, Il Supernulla. Ideologia e linguaggio della pubblicità, Guaraldi, Rimini 1974

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