L’AQUILA – Consiglio comunale, commercianti e residenti chiedono decoro in centro storico e la riapertura del tavolo sull’isola pedonale.

Tre incontri con le associazioni di categoria e anche con quelle di diversa natura, come le associazioni di mamme, per giungere a una sintesi sull’isola pedonale. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha ribadito l’iter partecipativo con cui si è giunti alla delibera sull’isola pedonale nel Consiglio comunale di oggi, in cui si parlava di centro storico, anche per quanto riguarda il decoro e la sicurezza.

Per quanto riguarda la movida, il sindaco ha ricordato che gli episodi di violenza si sono registrati fuori dagli orari della movida, che perciò “non può essere definita violenta, c’è invece un problema di maleducazione, anche se la maggior parte dei giovani si diverte in maniera composta”. Ad ogni modo, “con il Questore abbiamo condiviso la necessità di maggiori controlli e dialogo con gli esercenti per il rispetto regole”.

L’intervento del sindaco a conclusione si un lungo pomeriggio aperto dall’intervento di Giorgio De Matteis, che ha illustrato l’ordine del giorno con la “necessità di considerare le esigenze tutti, perché non può essere reato avere residenza, attività o studi in centro storico”.

Dai residenti e professionisti del centro storico, invece, l’allarme legato al degrado e alla “mancanza di programmazione” della definizione dell’isola pedonale. Altri punto critico, il rispetto delle regole per quanto riguarda la musica e la somministrazione di alcool. Ricordate anche le 145 firme di residenti, professioni e commercianti per rivedere un’isola pedonale che “nei giorni di sabato e domenica porta minori incassi dal 50 al 70%“.

A seguire, gli interventi politici dei consiglieri comunali, con l’opposizione che ha puntato il dito contro la “mancanza di programmazione” imputata all’amministrazione comunale e la maggioranza, con Ersilia Lancia, che ha rivendicato il percorso di partecipazione, sottolineando come dal Consiglio si sarebbe dovuti uscire “con un tavolo di confronto e non con una censura”.

Dopo l’intervento finale del sindaco Biondi, comunque, il Consiglio comunale si è concluso senza alcuna deliberazione.