Rogo di San Giuliano, nuovi passi in avanti per il piano di recupero. Incaricato un tecnico per la redazione del progetto di fattibilità del recupero dell’area colpita dall’incendio nel 2007.
Aveva interessato ben 380 ettari di territorio il disastroso incendio di San Giuliano che divampò nell’estate del 2007 a L’Aquila. Ora si progetta il recupero e restauro ambientale dell’area colpita dal rogo: il Comune dell’Aquila ha incaricato un tecnico per il progetto di fattibilità tecnico-economica. Si passa, dunque, alla fase operativa del progetto: nella relazione tecnica elaborata dal settore Ambiente del Comune – come riporta Il Centro – si leggeva: “il disastroso incendio nel complesso ha interessato una superficie di circa 380 ettari, suddivisa in superficie non boscata (30 ettari) e superficie boccata (350 ettari)”. Fu una notevole perdita ambientale ed economica in termini di servizi ecosistemici persi o irrimediabilmente danneggiati. “Infatti, il valore delle aree forestali, non può essere esclusivamente considerato come quello legato alla produzione di legname, ma soprattutto per le numerose altre funzioni che esse svolgono, quali: produzione di prodotti non legnosi; funzione turistico-ricreativa, protezione idrogeologica; protezione dai cambiamenti climatici; funzione naturalistica”.
Ricordiamo che nel 2016 fu sottoscritto un accordo operativo tra Comune e Università dell’Aquila per uno studio finalizzato proprio al recupero e restauro forestale, pascolavo e seminativo della vasta area incendiata. Il progetto di recupero si concentrerà proprio su queste finalità, poiché obiettivi dell’accordo sono individuare interventi per la bonifica del materiale non più vitale, uno studio sul piano climatico, geomorfologia e paesaggistico, valutare la qualità ambientale con analisi della flora, la caratterizzazione dei suoli e un programma di monitoraggio per il controllo futuro dell’area.
