L'aquila

Il Bar del Corso compie 30 anni

Una gestione lunga 30 anni, a firma di Luca Ciuffetelli, per il Bar del Corso. La lunga "resistenza" tra post sisma e lockdown.

Anniversario “di perla” per la gestione del Bar del Corso con la firma di Luca Ciuffetelli: il locale che si trova nel cuore storico dell’Aquila, sotto i portici, su Corso Vittorio Emanuele, si prepara a festeggiare questo ambito traguardo “con una piccola pausa”. Sempre aperti, in ogni stagione e con ogni avversità, adesso è tempo di un breve riposo.

Il Bar del Corso è stato rilevato da Luca Ciuffetelli nel 1994; nel tempo è diventato un ‘custode’ della memoria della sua città, un baluardo e un punto fermo, una speranza e un’ancora a cui appigliarsi in cerca di normalità. Tra i primissimi a riaprire dopo il sisma del 6 aprile 2009, in un centro storico deserto e martoriato, a resistere durante lo spopolamento conseguente, il primo a rialzare le saracinesche dopo le chiusure imposte dalla pandemia, va avanti, con un sorriso, con un occhio attento a tutto quello che succede intorno alle sue “quattro mura”.

luca ciuffetelli

Il Bar del Corso nel tempo e soprattutto con la gestione di Luca è diventato davvero un punto di riferimento della comunità aquilana, un luogo dove ci si passa “per forza” che sia per un caffè, una bella colazione, magari leggendo il giornale, seduti a uno due tavolini sotto i portici o per un aperitivo “Made in Italy”.  Mitiche e spaziali le bombe con la panna, acquistate di buon mattino dagli scolari e studenti che poi percorrevano i portici per raggiungere da una parte il Liceo Classico o la scuola elementare De Amicis.

Il locale si trova al piano terra di un palazzo costruito a cavallo delle due guerre, durante il Ventennio. Prima dell’arrivo di Luca aveva avuto diverse gestioni; si possono ricordare sicuramente quella di Quintino Corsi o di Sansone che aveva fatto fortuna in Sud America e una volta tornato in città aveva deciso di acquistarlo. Nei primi anni ’70 era stato rilevato per realizzare il sogno di due famiglie: i Mariotti e i Nicolai che lo hanno portato avanti con passione e dedizione passando poi il testimone a Luca che ha proseguito con la stessa tenacia di chi lo aveva preceduto. Tanti sono stati i collaboratori storici del Bar del Corso, volti che lo hanno caratterizzato, come Vito Placidi, andato in pensione 3 anni fa. Adesso il Bar del Corso ha uno staff giovanile e ‘rosa’, Luca ha al suo fianco, da sempre, la colonna portante della sua vita e del locale, la moglie Cinzia Monaco e tre simpatiche e volenterose ragazze: Marina, Greta e Laurence. Accogliente, premuroso, Luca è un vero cultore dell’ospitalità, della qualità e delle cose fatte perbene, “come una volta”.

Bar del Corso, dal post sisma al Covid: “Dopo 10 anni una nuova ripartenza”

30 anni sono vita, sono un pezzo di storia, soprattutto per una città come L’Aquila che negli ultimi 15 anni ha dovuto cambiare pelle e reinventarsi, aggrappandosi a dei simboli che potevano essere, dopo il terremoto soprattutto, anche l’insegna di un bar o un caffè al bancone con un viso amico di fronte. 

Felici e soddisfatti per questo traguardo, con un post pubblicato su Facebook, lo staff ha voluto annunciare questo breve periodo di riposo: “Quest’anno compiamo 30 anni di gestione! Ironia della sorte sono stati 15 anni nel periodo florido 1994/2009 e 15 anni nel post-sisma, 2009/2024. Non abbiamo mai chiuso da allora, salvo ordinanze, prima lo sciame sismico nel reatino, poi la nevicata del 2012, il sisma di Amatrice e per ultimo il COVID, siamo stati aperti 365 giorni l’anno. Vogliamo prenderci una piccola pausa per festeggiare questa ricorrenza insieme a un importante compleanno in famiglia pertanto, da domenica 18 febbraio a domenica 25 febbraio saremo chiusi per ferie. Torneremo operativi lunedì 26 febbraio! Grazie e a presto!”. 

L’Aquila de na ‘ote e L’A mappa delle 99 tazze

 

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