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A24 e A25 al Gruppo Toto, ci siamo difesi e abbiamo avuto ragione

A24 e A25, approvato definitivamente il Dl Anticipi che riconsegna la gestione a Strada dei Parchi. Gruppo Toto: "Ci siamo difesi e abbiamo avuto ragione, si è fatta giustizia".

A24 e A25, approvato definitivamente il Dl Anticipi che riconsegna la gestione a Strada dei Parchi. Gruppo Toto: “Ci siamo difesi e abbiamo avuto ragione, si è fatta giustizia”.

“Il Gruppo Toto – si legge in una nota – accoglie con grande soddisfazione la decisione assunta dal Governo Meloni, confermata oggi con l’approvazione finale del D.L. Anticipi da parte della Camera, dopo il voto al Senato la scorsa settimana, di reintegrare dal primo gennaio 2024 la propria controllata Strada dei Parchi nel contratto di concessione per la gestione delle autostrade A24 e A25. Una concessione ottenuta nel 2001 a seguito di gara pubblica. Il provvedimento mette fine al lungo contenzioso avviato un anno e mezzo fa a seguito della revoca della concessione voluta dal Governo di allora sulla base di ipotesi che si sono rivelate del tutto infondate. Tra queste, oltre a relazioni ministeriali incomplete e a valutazioni di cui l’attuale Governo ha accertato l’erroneità, le indagini avviate da alcune Procure della Repubblica per presunte inadempienze nella manutenzione delle infrastrutture autostradali, ipotesi radicalmente smentite da due limpide sentenze dei Tribunali de L’Aquila e Teramo, che hanno assolto con formula piena i vertici di SdP “perché il fatto non sussiste”. Il reintegro nella concessione consente a Strada dei Parchi – e all’intero Gruppo Toto – di ripristinare l’onorabilità e il prestigio costruito in oltre 60 anni di corretta gestione imprenditoriale che si pone a tutela non solo degli azionisti, ma di tutte le maestranze che hanno sofferto, sul piano morale e fattuale, per l’ingiusta e ingiustificata revoca della concessione. È bene precisare che con la legge oggi approvata Strada dei Parchi vede finalmente riconosciuto il credito a titolo di rimborso delle manutenzioni effettuate oltre il valore prestabilito nel contratto originale, di ristoro dei mancati incassi derivanti dal blocco delle tariffe imposto dai Governi succedutisi dal 2015 e dei mancati ricavi da Covid. All’esito di un attento confronto tra concedente e SdP si è dunque convenuto di compensare questa esposizione con l’azzeramento del debito, quale corrispettivo della concessione, nei confronti del MIT (di cui ANAS era delegata all’incasso) fino alla scadenza della stessa. Strada dei Parchi in questo modo di fatto salda, con ben 7 anni di anticipo rispetto al contratto del 2001, quanto avrebbe dovuto versare al concedente. A concorrere all’estinzione del debito vantato da SdP anche la cifra di 500 milioni stabilita da un’ordinanza dal Tribunale Civile di Roma a titolo provvisionale, “a valere sull’indennizzo – previsto dalla legge di revoca – da determinarsi nel giudizio di merito”. La risoluzione di questa annosa vicenda ha quindi permesso di evitare allo Stato l’esborso di un risarcimento di oltre 2,6 miliardi complessivi, indennizzo già previsto dal decreto di revoca e certificato dai commissari del concordato cui Strada dei Parchi è stata costretta a sottoporsi a causa della revoca della concessione nel 2021, e il conseguente venir meno di ogni forma di ricavo. Un aggravio per l’erario destinato ad aumentare in virtù del contenzioso avviato da Strada dei Parchi in attesa di una soluzione bonaria. Tra questi, anche il giudizio di legittimità costituzionale del provvedimento di revoca, rimesso dal TAR Lazio alla Corte costituzionale, ad oggi pendente”.
“Di fronte alla lesione dei nostri diritti provocata dalla revoca della concessione, che non esitammo a definire una violazione dello Stato di diritto, reagimmo con una ferma opposizione e con tutta la determinazione possibile”, commenta Toto Holding, “dovevamo difendere non solo le buone ragioni, ma anche e soprattutto gli interessi di un Gruppo imprenditoriale che garantisce lavoro a 1700 dipendenti e produce ricchezza per una quota rilevante del pil della regione Abruzzo. Così è stato, e oggi con orgoglio possiamo rivendicare di aver tutelato i diritti dei lavoratori del Gruppo e di tutti coloro che nella nostra attività trovano una fonte di reddito e di sicurezza”.
“Un ulteriore risultato dell’impegno del Gruppo – prosegue la nota – è l’attenzione rivolta agli utenti di A24 e A25, sia in termini di sicurezza dei trasporti sia di sostenibilità economica nella gestione dell’infrastruttura: grazie all’innalzamento a 40 milioni di euro della quota annuale per le manutenzioni ordinarie, il Gruppo Toto potrà affrontare con maggiore incisività le esigenze manutentive di una rete autostradale di montagna in area sismica. Anche le tariffe dei pedaggi non subiranno rincari e rimarranno ai livelli del 2017 fino alla conclusione della concessione, la cui scadenza è stata traslata dal 2030 al 2032, periodo pari al tempo in cui le autostrade sono state provvisoriamente gestite dall’ANAS. Preso atto del reintegro nella concessione, Strada dei Parchi Spa sta definendo alcune iniziative da condividere dopo il 1° gennaio prossimo con i Sindaci dei territori attraversati dalle autostrade A24/25, per promuovere un dialogo trasparente, continuo e costruttivo, finalizzato al miglioramento dei servizi per gli utenti ed alla messa in sicurezza antisismica come stabilito dalla L.228 del 2012.
L’intero Gruppo Toto potrà così riprendere il cammino di sviluppo che aveva subito un forzoso rallentamento con rinnovato slancio e senza vincoli impropri – che tanto hanno pesato in questi difficili e tormentati mesi – e rilanciare i molti progetti in cui è impegnato per assicurare posti di lavoro e creazione di valore a vantaggio della nostra Comunità”.

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