Alzheimer e impegno sociale

Alzheimer, come affrontare il delicato momento delle feste

Il periodo festivo è tra i più delicati per i malati di Alzheimer. I consigli per affrontarlo nel modo migliore.

Il periodo festivo è tra i più delicati per i malati di Alzheimer. I consigli per affrontarlo nel modo migliore nel contributo della dottoressa Daniela Fiorenzi del Centro clinico Creativamente.

Le festività natalizie, come ogni altro momento che modifica la quotidianità, sono un periodo particolarmente delicato per i malati di Alzheimer. L’affetto per i propri cari porta a cercare di coinvolgere tutti nell’atmosfera festiva e nelle attività collegate, ma tutto va fatto nel modo giusto, per scongiurare il rischio che improvvisi cambiamenti destabilizzino i malati di Alzheimer. “Spesso le intenzioni sono più che buone – spiega la dottoressa Daniela Fiorenzi del Centro clinico Creativamente – ma bisogna tener presente che chi è affetto da decadimento cognitivo è legato a orari, successioni di eventi e ruotine ben precise. Se tutto questo viene stravolto si possono creare problemi, tant’è che soprattutto durante le festività i familiari registrano una difficoltà maggiore nella gestione dei propri cari affetti da Alzheimer”.
Quello che quindi bisogna fare è “non interrompere le normali attività e terapie, allo stesso tempo non stravolgere la quotidianità dei malati“. Il tutto si traduce in indicazioni pratiche: “Soprattutto nel periodo di Natale si usa fare queste grandi tavolate per riunire tutta la famiglia e naturalmente ci si tiene a coinvolgere anche chi è malato di Alzheimer. L’intenzione è lodevole, ma bisogna attenersi agli opportuni accorgimenti. Intanto bisognerebbe evitare le grandi tavolate e limitarsi a quattro o cinque persone al massimo. Più persone, infatti, determinerebbero confusione e quindi stato di agitazione e disorientamento nel paziente. Inoltre è preferibile un evento diurno per evitare la cosiddetta ‘sindrome del tramonto’, quando le persone affette da questo tipo di malattia tendono a non riconoscere più gli ambienti e ad accentuare il disorientamento”. Capitolo a parte quello degli addobbi natalizi: “Per lo stesso motivo è importante non stravolgere l’assetto della casa, non cambiare la posizione degli arredi ed evitare troppe luci, soprattutto intermittenti, che potrebbero indurre un effetto psichedelico con conseguenti allucinazioni visive e uditive”.
Ma anche fuori casa bisogna stare attenti: “Nel periodo natalizio viene spontaneo coinvolgere i propri cari in passeggiate e spese varie, ma bisogna assolutamente evitare i grandi affollamenti dei centro commerciali“.
Insomma, occorre salvaguardare al massimo la routine del paziente, sia nella vita quotidiana che nelle attività: “Le terapie e la riabilitazione non vanno mai in vacanza“.

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