L’AQUILA – Il calendario del progetto ‘in campo per l’Alzheimer’ presentato alla conviviale di Natale del Rotary Club L’Aquila Gran Sasso d’Italia. Il presidente Mariani: “Iniziativa importante che supportiamo convintamente”.
Il calendario 2024, del progetto ‘in campo per l’Alzheimer’ presentato alla conviviale di Natale del Rotary Club L’Aquila Gran Sasso d’Italia. Gli ambasciatori del progetto: il direttore David Filieri, la dottoressa Roberta Bernardi, responsabile del Centro Creativamente ed in rappresentanza di Aipalz, e Daniele di Benedetto, che ha realizzato le foto del calendario.
I componenti del Rotary, guidati dal presidente Riccardo Mariani e alla presenza del vicesindaco Raffaele Daniele, hanno apprezzato molto la campagna di sensibilizzazione condotta dal Capoluogo sulle tematiche dell’Alzheimer, che ha trovato nel calendario l’ultimo progetto di diffusione. “Appoggiare tutte quelle iniziative volte al miglioramento della qualità della vita delle persone – spiega il presidente Mariani – rientra negli scopi del Club, che non può dare direttamente soluzioni per ogni problema, ma cerchiamo di aiutare quei progetti in cui crediamo. Quella presentata riteniamo che sia un’idea importante da portare avanti, anche come messaggio di speranza”.
L’Alzheimer ha bisogno di essere riconosciuto ai primi segnali, per intervenire tempestivamente e cercare di rallentarne l’evoluzione. Le famiglie, che tendono a vergognarsi e chiudersi, devono essere aiutate ed edotte e quindi sensibilizzate ai processi di manifestazione dei primi segnali.
Personaggi dello sport si sono fatti fotografare con gli anziani per inviare il messaggio che lo sport ed uno stile di vita sano sono il modo più giusto per prevenire la degenerazione del nostro cervello. L’invecchiamento del nostro cervello, ci dicono gli esperti, è un evento inesorabile, ma la scienza lo può fortemente rallentare con una straordinaria tecnologia in grado di ‘rigenerare le sinapsi del cervello’, il Neurolith.
Questo macchinario, grazie ad Aipalz, è a disposizione gratuita delle famiglie aquilane che ne abbiano necessità.
In ogni pagina del calendario un qrcode rimanda ad un articolo del Capoluogo che accompagna le immagini di Daniele di Benedetto.
Fotografo per passione, Daniele è un alpino che ha dovuto, suo malgrado, sviluppare una diretta conoscenza dell’Alzheimer, per la malattia genetica che ha colpito le sue due bambine. La sindrome di San Filippo è chiamata proprio Alzheimer infantile.
A dicembre un vademecum per le famiglie su come affrontare le feste con una persona affetta da Alzheimer. Sconsigliati, per esempio, i pranzi con troppe persone!
