Si sblocca la situazione dell’asilo 1 maggio di Pile, luogo della tragedia del 18 maggio 2022 che cosò la vita al piccolo Tommaso D’Agostino, travolto e ucciso da un auto che, sfrenandosi, piombò sul giardino dove stavano giocando i bambini. La pratica per la demolizione e la costruzione di una scuola dell’infanzia si è sbloccata dopo i ritardi legati al sequestro dell’area durante la fase delle indagini.
L’asilo 1 maggio verrà demolito e ricostruito con le attuali normative: sarà quindi un polo più efficiente, ma sopratutto più sicuro. I lavori partiranno in tempi brevi e procederanno in via d’urgenza, viste le scadenze stringenti imposte dal Pnrr. Si sta pensando anche di intitolare la nuova scuola, che avrà non solo la materna, anche il nido, al piccolo Tommaso; il Comune in tal senso si sta giù muovendo e ha avviato la pratica per il cambio del nome, anche se la normativa non lo consente prima dei 10 anni dalla morte se non tramite un procedimento autorizzativo straordinario.
L’appalto era a rischio per via della vicenda penale scaturita dalla morte del piccolo Tommaso e dal ferimento di altri 5 cinque bambini. Per quanto riguarda lo stato della pratica, il Comune dell’Aquila ha aggiudicato l’appalto; l’importo totale è di circa 3,3 milioni di euro, il progetto esecutivo e la realizzazione sono state affidate al raggruppamento d’imprese costituito dalla Aterno costruzioni di Capitignano e la Fratoni di Montereale, con un ribasso del 9,2% sulla base d’asta di 2,6 milioni. L’1 giugno sono stati consegnati gli elaborati sugli impianti elettrici e meccanici, il 5 giugno è arrivata la relazione sismica e geologica, il 9 è stato approvato il progetto definitivo e lo stesso giorno è partita la gara d’appalto, con l’apertura delle buste il 19. Il 20 l’aggiudicazione.
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Il Comune ha chiesto – e ottenuto – una proroga al 20 giugno “a causa delle difficoltà incontrate dal fatto che l’area esterna della scuola posta sotto sequestro a seguito del tragico incidente, unitamente alle impreviste condizioni meteorologiche sfavorevoli, ha ritardato il rilievo dello stato di fatto e lo svolgimento delle indagini geologiche previste per la tipologia di opera”. Come riporta Il Centro, adesso i lavori potranno partire in tempi brevi.
