Green, Sanità e Sviluppo, Elisabetta De Blasis: “Mi ricandido al Parlamento Europeo”

L’europarlamentare Elisabetta De Blasis ospite di Grandangolo. Tra green, packaging dei farmaci ed emergenza guerra: come lavora il Parlamento Europeo?

L’attività dell’europarlamentare Elisabetta De Blasis a Bruxelles al centro del nuovo appuntamento di Grandangolo. “Mi ricandiderò alle prossime elezioni del Parlamento Europeo del 2024” dichiara. La deputata leghista fa parte delle Commissioni DEVE ed ENVI, che si occupano rispettivamente dei Paesi in via di Sviluppo e di Sanità e Ambiente. Inoltre è Capo delegazione dei Paesi del Sued-est asiatico e$ fa parte di una serie di Sottocommissioni, tra le quali la COVI, Commissione speciale sulla pandemia di COVID-19: insegnamenti tratti e raccomandazioni per il futuro. “Mi hanno affidato compiti importanti, tra i quali il packaging dei farmaci in riferimento a una recente direttiva europea e il settore circolare relativo al tessile”, spiega l’europarlamentare De Blasis, medico cardiologo.
Con più di una guerra in atto, di cui un conflitto europeo che non accenna a placarsi, e nel pieno di una crisi economica dilagante, non sono secondari molti dei problemi affrontati tra i banchi del Parlamento europeo?
“In realtà è elevatissimo il quantitativo delle tematiche che vengono portate avanti in Parlamento europeo e la guerra è una di queste. Quando votiamo si parla di 3/5 mila emendamenti. Ciò perché a livello strutturale e metodico ci sono tantissime differenze con una classica amministrazione comunale, ma anche con quella del Parlamento italiano. L’Unione Europea, e questo è un dato da considerare in questo ragionamento – include paesi molto più avanti di noi sulle tematiche del green e della sostenibilità. Paesi che hanno innovato ogni settore della vita quotidiana: per questo parlare di case green è un fatto automatico. In Italia, invece, solo alcune Regioni sono attive nella partecipazione ai Bandi europei inerenti il settore ambientale. Sarebbe utile, ad esempio, interessarsi a questi temi – centrali in ottica futura – affinché i nostri giovani possano magari diventare operatori in questi settori”. 

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Per quanto riguarda il settore agroalimentare, come vive un europarlamentare italiano le misure discusse dal Parlamento europeo?
“Di sicuro viva male questa situazione, tant’è vero che abbiamo bloccato per 6 mesi il Nutri-score, una sorta di sistema a mo’ di semaforo a colori che identificherà – attraverso una colorazione che va dal verde al rosso – le caratteristiche di un alimento, per dirci se quell’alimento fa bene o male. Un semaforo che in Belgio è già attivo e frequentando i supermercati belgi ho avuto modo di vedere la coca cola con il pallino verde, l’olio d’oliva italiano e il parmigiano reggiano con il pallino arancione, di contro ho trovato cannelloni in un barattolo di latta, immersi non so in quale liquido, con pallino verde e così via. Un sistema creato da uno scienziato francese che si è basato su confronti e analisi di uno stesso quantitativo di diversi alimenti: ma al di là di un cucchiaio di olio d’oliva utilizzato per il condimento, chi ingurgiterebbe 100ml di olio? Io promuovo e difendo la Dieta Mediterranea e gli italiani nel PPI sono compatti su questo fronte. A tal proposito a ridosso della prossima vendemmia ho promosso tre serate a Bruxelles, con degustazioni enogastronomiche con vini rispettivamente italiani, francesi e tedeschi”. 

Le recenti amministrative che effetto hanno sortito in casa Lega?
“Su Teramo, come dico sempre, quando i partiti del centrodestra non si presentano uniti poi si rischia di perdere voti per strada. Bene invece Silvi, dove Scordella si è riconfermato dimostrando la forza della Lega. Come Lega, quindi, mi ritengo comunque soddisfatta, nonostante la discesa subita. Ricordo che anche le contingenze del momento storico sono state ostili, a partire dalla pandemia e anche politicamente sono state fatte delle scelte che possono anche non piacere. Ad oggi ritengo che Salvini abbia trovato il Ministero più adatto a lui, sta lavorando tantissimo e ho lavorato con lui, ad esempio, per l’educazione stradale nelle scuole che sta per diventare decreto legislativo grazie al Ministro leghista Valditara”.