Politica

Comitato Europeo delle Regioni, Marsilio: “L’Europa sia vicina ai cittadini, attenzione alla corsa all’elettrico”

A Bruxelles il Comitato Europeo delle Regioni. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è insediato alla guida del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei. "Necessaria un'agenda politica europea che pensi ai problemi non alle sciocchezze".

A Bruxelles il Comitato Europeo delle Regioni. Giornata importante per il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che si è ufficialmente insediato alla guida del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei. “Necessaria un’agenda politica europea che pensi ai problemi non alle sciocchezze”. Sull’elettrico “Non gettiamoci tra le braccia della Cina”.

L’intervista del Capoluogo al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, a Bruxelles per il Comitato Europeo delle Regioni e insediatosi come Presidente del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei. 
“C’è stato il passaggio di consegne, per me un grande onore ed è un onore anche per tutto l’Abruzzo e per l’Italia stessa: in quanto sono l’unico italiano che assume la presidenza di un gruppo politico all’interno del Comitato delle Regioni, quindi sento la responsabilità di questo incarico prestigioso, spiega Marsilio nell’intervista rilasciata al Capoluogo.
“Abbiamo impostato il lavoro, che sarà assolutamente in continuità con quanto fatto dal mio predecessore.
Il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei ha una visione realistica dell’Europa: non vogliamo né inseguire gli scettici che sono contro l’Europa, né siamo d’accordo con chi vuole trasferire a Bruxelles ogni potere decisionale. Pensiamo che si debba lavorare per costruire un’Europa più vicina ai cittadini, valorizzando gli enti locali, per rendere più incisiva la partecipazione popolare alla vita politica e sociale”
.

 

“Domani – continua Marsilio – presenteremo, insieme alle altre regioni dell’intergruppo Automotive, le preoccupazioni e le richieste che i territori caratterizzati da una forte presenza di fabbriche del settore metalmeccanico manifestano relativamente alla corsa verso l’elettrico. Corsa che riteniamo troppo accelerata e che non tiene conto della geopolitica: in particolare non prende in considerazione cosa sta accadendo negli ultimi mesi nell’ambito del conflitto tra Russia e Ucraina.
Tutto è bello a parole, tutti vogliamo un mondo non inquinato, sostenibile,
ma non possiamo gettarci nelle braccia della Cina, dopo aver scoperto – a nostro danno – quanto certe politiche illusorie ci avevano in passato consegnato nelle mani della Russia, per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico. 
Sul fronte della corsa all’elettrico sta accadendo la medesima cosa. Infatti, oggi è la Cina è il principale produttore di batterie elettriche: già semiconduttori e microchip provengono dal sud-est asiatico.
Sapete bene quanti giorni al mese le nostre fabbriche si fermano e devono mettere i lavoratori in Cassa integrazione, o addirittura licenziarli, perché mancano le materie prime. Credo, quindi, che le Regioni caratterizzate dalla presenza di fabbriche metalmeccaniche debbano unirsi, parlare a voce alta e univoca nei confronti dei Governi nazionali e della Commissione Europea, per richiedere un’agenda più realistica che tenga conto non solo della sostenibilità ambientale, ma anche di quella sociale ed economica“.

“L’Europa – conclude Marsilio – non deve occuparsi solo di stupidaggini, ma di questioni urgenti che solo la sua istituzione può affrontare e risolvere. L’Europa unita, quindi, deve ragionare per individuare una strategia di approvvigionamento che la renda e ci renda liberi o, quantomeno, legati a mercati affidabili“. 

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