Cronaca

Spaccio durante il lockdown, 29 indagati

29 indagati, a vario titolo, per spaccio, detenzione ed evasione. L'inchiesta della Procura dell'Aquila.

Cocaina lasciata dentro le cassette della posta, nascosta negli indumenti intimi o portata sul luogo di lavoro (come ad esempio una farmacia molto conosciuta in città). Per questo motivo sono finite sotto inchiesta, a vario titolo, 29 persone tra aquilani e cittadini stranieri residenti nel capoluogo.

Le indagini, iniziate quasi 3 anni fa hanno portato a scoprire un giro di droga, portato avanti anche durante il primo lockdown. Stando alle carte investigative e a quanto riporta Il Messaggero, alcuni degli indagati che non si sarebbero fatto alcuno scrupolo. L’inchiesta porta la firma del sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Guido Coccoconclusa di recente con l’inoltro dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari – ed è stata portata avanti dagli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile della Questura dell’Aquila. Le accuse, a vario titolo, sono detenzione ai fini di spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e evasione dal momento che alcuni indagati sarebbero usciti nonostante si trovassero ai domiciliari. 9 gli indagati aquilani, 3 da fuori provincia, 6 indagati sono di nazionalità albanese, 3 macedoni, 3 egiziani, 2 romeni, 2 marocchini, 1 proveniente dalla Grecia.

Tra gli episodi nel mirino dell’indagine anche la cessione di una dose di cocaina a un farmacista aquilano che, non sapendo di essere sotto controllo, con una successiva richiesta ha permesso in questo modo di arrestare, in flagranza di reato, uno spacciatore.

Gli indagati sono assistiti da Sonia Giallonardo, Francesca Caccia, Francesco Valentini, Fabio Alessandroni, Chiara Marra, Pasquale Milo, Roberto Tinari.

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