Federico Arnone, classe 2004: molto più di una promessa per il karate italiano. Una certezza, fieramente aquilana. Per lui una medaglia d’oro conquistata meno di un mese fa ai Campionati Nazionali CTR di Karate: alle spalle ha partecipazioni e titoli a livello europeo e mondiale. Il tutto, continuando a frequentare il liceo classico Cotugno dell’Aquila.
Raggiungiamo Federico Arnone in uno dei suoi pochi momenti liberi, fra studio e impegno sportivo.
Quando hai cominciato a praticare karate e in quale palestra?
La mia esperienza è iniziata all’età di 4 anni e mezzo in quanto mio padre avendo una scuola di karate mi ha portato sempre con sè; praticamente sono nato in questo contesto vedendo papà che allenava altri atleti. Attualmente mi alleno presso la palestra Attiva sotto la guida di mio padre Benedetto, direttore tecnico della CPGA Asd Karate L’Aquila e presso una delle società più grandi d’Italia, Master Rapid SKF di Brescia.
– Cosa ti piace maggiormente di questo sport e cosa ti ha spinto a continuare?
Sicuramente condivido i pilastri di questo sport che per me sono: il rispetto delle regole, il rispetto nei confronti dell’avversario, il rispetto verso il prossimo. Inoltre mi fa stare bene in salute, mi rilassa, mi allontana dalle preoccupazioni della vita reale facendomi entrare in un “metaverso” che riesco a trovare solo quando salgo sul tatami. Ho continuato perché con il tempo è cresciuta in me molta passione e grazie alla pratica sono riuscito a fa diventare questo sport uno stile di vita.
– Puoi parlarci della tua carriera?
Il percorso pre-agonistico è iniziato a 7 anni con le prime gare in regione. In quel periodo mi allenavo 3 o 4 volte a settimana. A 10 anni sono stato convocato dalla Federazione Italiana Lotta Judo Karate ed Arti Marziali, per partecipare allo spettacolo di inaugurazione dei Campionati del Mondo WKF Senior a Brema (Germania) con una dimostrazione tecnica e da lì è iniziata la mia carriera agonistica. A 13 anni ho vinto il mio primo titolo regionale che mi ha permesso di partecipare ai Campionati Italiani dove ho conquistato la medaglia di bronzo, che non dimenticherò mai! Grazie a questa vittoria l’anno successivo sono stato convocato per la prima volta dalla Nazionale Italiana Giovanile, come individualista, a rappresentare l’Italia ai Campionati Europei Giovanili ad Aalborg in Danimarca. Nel 2020 ho vinto la Medaglia di Bronzo ai Campionati Europei di Budapest in Ungheria, nel 2021 la Medaglia d’Oro ai Campionati Europei di Tampere in Finlandia, nel 2022 la Medaglia d’Argento ai Campionati Europei di Praga. Ad ottobre 2022, sono stato convocato dalla Nazionale Giovanile per rappresentare l’Italia ai Campionati del Mondo a Konya in Turchia, dove ho conquistato il 4° posto. Nelle settimane scorse ho partecipato ai Campionati Italiani CTR per regioni e, grazie al lavoro, alla dedizione e ad un pizzico di fortuna, sono riuscito a raggiungere il gradino più alto del podio conquistando la medaglia d’Oro.
– Che tornei hai in programma?
Il prossimo torneo a livello nazionale è l’Open d’Italia che si svolgerà a Rimini. Il successivo a livello internazionale, si svolgerà in Croazia a Porec e si tratta di una prova di Coppa del Mondo Giovanile, entrambi valevoli per il ranking giovanile fondamentale per essere convocati in nazionale.
– Riesci ad avere tempo libero per praticare altri tipi di sport ed uscire quotidianamente?
Non ho tempo libero da dedicare alla mia vita privata perché subito dopo le lezioni scolastiche ed un rapido pranzo in macchina, inizio il primo allenamento. A seguire, mi dedico allo studio e proseguo con altro allenamento di 1 ora e mezza circa. Dopo cena faccio un ultimo allenamento di circa 2 ore e mezza. Tutti i giorni porto avanti questo programma, normalmente il sabato e la domenica sono fuori per gare ed eccezionalmente riesco ad uscire il sabato sera per fare un giro con gli amici.
– Come mai hai scelto il liceo classico, che generalmente è ritenuta una scuola impegnativa?
Ho scelto questa scuola perché, senza nulla togliere ad altri istituti che ritengo ugualmente validi, penso sia una scuola che dia delle buone basi, sviluppi le capacità di espressione e permetta di acquisire una buona formazione per affrontare i futuri studi universitari.
