Natale solidale

Caritas L’Aquila, a Natale vicini a chi ha bisogno

Quasi 100 pacchi a settimana dalla Caritas dell'Aquila per gli aquilani e gli ucraini in difficoltà. A Natale stiamo vicino a chi soffre.

È Natale, e soprattutto in questi giorni che dovrebbero essere lieti e di festa per tutti, il pensiero va a chi soffre, a chi è in difficoltà, a chi ha altri pensieri rispetto al cenone della Vigilia. Erano 20 i pacchi viveri che la Caritas dell’Aquila consegnava ogni settimana in città due, tutto l’anno, prima dello scoppio della pandemia. Adesso, due anni dopo, con lo spettro della crisi economica e l’eco della guerra in Ucraina, i pacchi sfiorano il centinaio.

La Caritas dell’Aquila, diretta da don Dante di Nardo, porta avanti un lavoro capillare, 365 giorni l’anno, per dare una mano a chi, oberato dai problemi, vede solo buio. Per quanto riguarda le persone assistite nel 2021 erano più di 6 mila. Numeri che quest’anno sono aumentati essendosi aggiunti gli ucraini ospitati in città e nel circondario. “Si cerca di alleggerire il quotidiano di tanta gente – spiega don Dante nella consueta intervista rilasciata al Capoluogo – cerchiamo di tenere accesa la fiammella della speranza delle tante famiglie che non sanno cosa mettere in tavola, che non riescono a pagare le bollette, che non possono comprare le scarpe ai bambini. Purtroppo ci rendiamo conto che per molti c’è poco da festeggiare e che durante il Natale la disperazione sia amplificata. Per questo noi non ci limitiamo a fare qualcosa solo adesso, perchè è il periodo ‘che lo impone’, noi gli stiamo vicino sempre, finchè non hanno risolto i loro problemi”.
Don Dante di Nardo, energico e comunicativo parroco di Pettino, non si è mai fermato, nemmeno durante il lockdown di marzo 2020, per tendere una mano a chi è stato abbandonato. “Purtroppo noi facciamo il possibile, ma mancano i fondi, le risorse non sono infinite”. Anche perchè, nell’ultimo anno, a tanti aquilani in difficoltà, si sono aggiunti gli ucraini in fuga da una guerra che sta martoriando il loro Paese. “La cosa triste è non sapere quando potranno tornare a casa loro, tra i loro affetti, senza sapere cosa troveranno, se le loro case sono ancora in piedi o non esistono più. Cerchiamo di soddisfare alcune esigenze primarie che vanno dal vestiario al cibo. Cerchiamo di fare il possibile, ma siamo in emergenza. Li seguiamo anche per quanto riguarda la burocrazia e i problemi con la lingua. Li stiamo aiutando con i permessi di soggiorno, con gli inserimenti a scuola dei bambini”. Non solo bisognosi: la Caritas dell’Aquila segue e protegge anche i minori non accompagnati presenti in città. “Vanno a scuola e stiamo cercando di farli integrale nel tessuto sociale del territorio, gli forniamo la possibilità di compiere percorsi di studi completi. È giusto che vengano integrati, con le stesse possibilità di tutti quanti”. Per quanto riguarda gli stranieri giovani, c’è grande attenzione affinché possano inserirsi anche nel mondo del lavoro. “Abbiamo partecipato al patto per l’inclusione lavorativa degli stranieri con la Prefettura dell’Aquila. Sono stati istruiti e professionalizzati presso la scuola edile, noi, come Caritas ci siamo occupati di comperare e fornirgli tutto l’occorrente idoneo per il lavoro”.
Per quanto riguarda invece i pacchi spesa, le consegne vengono fatte 3 volte a settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, grazie all’aiuto e alla collaborazione dei tanti volontari presenti in città. “Abbiamo delle prenotazioni che arrivano fino a febbraio. Ma in questo periodo dell’anno cerchiamo di lavorare a ritmo continuo, per fare in modo che, almeno nei giorni di festa, tanti possano avere il conforto di una casa e un pasto caldi!”. Per riuscire a evadere tutte le richieste, nei giorni scorsi, la Caritas dell’Aquila ha organizzato anche una raccolta viveri presso il supermercato Conad a Coppito. Si poteva sostenere l’iniziativa con l’acquisto, presso qualsiasi supermercato aquilano, di una Gift card di qualunque valore che doveva poi essere portata alla Chiesa del Suffragio o alla Caritas interparrocchiale, per permettere alle persone indigenti o in difficoltà, di completare la spesa natalizia, soprattutto con prodotti alimentari freschi.

Quasi restio a parlare di ciò che si fa per chi ha bisogno, con pudore, tramite il Capoluogo, don Dante vorrebbe infondere semplicemente un messaggio di speranza. “In questo periodo si tende a mettere troppo in risalto la rivendicazione del bene, invece è il momento di dare lustro solamente al bene che si fa. Devo dire che l’abbraccio corale della città è commovente, si sta muovendo tantissima solidarietà, ed è una macchina importante. Senza questa catena umana sarebbe un disastro. Negli ultimi due anni è stato un bagno di sangue: tanti papà non hanno potuto più pagare gli alimenti, hanno perso il lavoro. causa della pandemia. A questi si sono aggiunte anche nuove figure in difficoltà: artigiani, operai, commercianti, persone che non hanno perso non solo il lavoro, anche la speranza. Per fortuna che le cose nel 2021 sono migliorate, qualcosa si sta muovendo e a livello lavorativo si naviga meglio, ma restano comunque delle situazioni di difficoltà insormontabili. Vorremmo fare tanto, magari di più, purtroppo i fondi sono quello che sono. Fortunatamente l’introduzione del reddito di cittadinanza ha consentito a tante famiglie un po’ di respiro negli ultimi anni, ma soprattutto durante il periodo del lockdown. È giusto che chi può lavori, ma per chi non ha la possibilità fisica o ci sono altri problemi, un sostegno da parte dello Stato è una cosa grande”.

nuovi poveri caritas

Caritas L’Aquila, un piccolo gesto per aiutare chi soffre

“Trova il tempo di fare la carità, è la chiave del Paradiso. Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà”. Madre Teresa

La Caritas diocesana si sostiene anche con le offerte di chi può. Le offerte vanno intestate a Confraternita del preziosissimo sangue sparso. IBAN IT07I0538703601000002572002. La confraternita è l’ente giuridico a servizio della Caritas diocesana. Specificare la causale “contributo Caritas”.

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