Politica, rappresentanza e integrazione

Consigliere straniero, a L’Aquila urne quasi deserte: le associazioni chiedono un cambiamento

Le elezioni del 12 giugno hanno visto la rielezione di Edlira Banushaj come consigliere aggiunto, ma su 1093 aventi diritto al voto solo in 54 hanno scelto di votare. L'associazione culturale Rilindja: "Si vuole o no l'integrazione?".

Le elezioni del 12 giugno hanno visto la rielezione di Edlira Banushaj come consigliere aggiunto, ma su 1093 aventi diritto al voto solo in 54 hanno scelto di votare. L’associazione culturale Rilindja Abdula: “Si vuole o no l’integrazione?”.

” ‘L’elettore ha sempre ragione’, ci tengo a fare con questa massima le congratulazioni al rieletto sindaco della città dell’Aquila Pierluigi Biondi. Voglio fare gli auguri di buon lavoro a lui e alla nuova giunta, di prossima formazione”. Lo ha detto il presidente dell’associazione culturale Rilindja Abdula (Duli) Salihi.
“Un augurio, non solo a nome mio personale, ma anche da parte di tutta l’associazione culturale Rilindja. Una competizione in cui si sono messi in gioco anche cittadini italiani di origine straniera di varia provenienza e su varie liste. C’è un messaggio di fondo”, ha aggiunto,  “che si cerca di trasmettere con la candidatura degli ‘italiani naturalizzati’, ma si fa fatica a comprendere o forse difficoltà nell’esprimere e quindi passa inosservato, ed è per questo che intendo metterlo in evidenza su carta, con le dovute analisi e riflessioni.
Le comunità straniere, regolarmente soggiornanti da anni, sentono un grande bisogno di essere considerate politicamente parte costituente della società, attraverso il diritto di voto, sancito dalla convenzione di Strasburgo 1992“.
“Questo”, ricorda Salihi, “è l’unico modo che si ha di essere ascoltati, considerati e non discriminati. Sappiamo che non è di competenza dell’amministrazione locale emanare decreti legislativi e, per questo, colgo l’occasione di rinnovare l’invito ai nostri parlamentari abruzzesi affinché il tema possa essere ripreso in Senato, così come lo si è affrontato nella XIV° legislatura, atto parlamentare n.326″.

La candidatura del “naturalizzato” per ogni comunità diventa una potenziale opportunità per esprimere le proprie richieste o necessità di comunità, ma la figura rappresentativa del “consigliere aggiunto” si scopre essere di poco interesse, in quanto poco fruttuoso e a volte male interpretato.

 “Basta analizzare gli ultimi dati in merito all’elezione del consigliere aggiunto”, ha sottolineato Salihi in riferimento alle amministrative del 12 giugno, che hanno visto l’elezione dell’albanese Edlira Banushaj, di 49 anni.
“Nessuna lista si è presentata se non quella uscente. Inoltre, sui 1903 aventi diritto al voto solo 54 si sono recati alle urne, ossia  il 2,8%. Penso sia chiaro e plausibile il messaggio che si manda da questi numeri, ovvero quello di fare un passo avanti, scoprire il diritto di voto, coperto da anni dalla figura rappresentativa del consigliere aggiunto e, nel frattempo, che dall’alto si riesca a decidere una volta per tutte se si vuole realmente l’integrazione o no, a livello locale sarebbe utile e necessario creare un canale diretto tra associazioni costituite anche di giovani di seconda generazione e, magari, un assessore al ramo. Canale inteso come un tavolo in cui si possa discutere, progettare politicamente per il programma di integrazione e supporto linguistico negli sportelli di Comune, Questura e Prefettura, attraverso la figura del mediatore linguistico, una necessità di cui la città dell’Aquila avverte il bisogno da anni”.

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