Sulla data delle elezioni comunali 2022 incombono le incertezze su situazione pandemica e scuola.
Fino a qualche giorno fa era l’ultima domenica di maggio la data più quotata per le elezioni comunali 2022. Le proiezioni sulla situazione pandemica prevedevano una relativa tranquillità per la primavera ormai inoltrata, tant’è che tutte le forze politiche si sono affrettate a mettere in campo candidati e liste, per non farsi trovare impreparate all’importante appuntamento per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. Nel frattempo, però il Ministero dell’Interno ha preso tempo e una data ufficiale non è ancora uscita dalle stanze dei bottoni.
L’emergenza Covid 19, infatti, seppur registra importanti miglioramenti, non rispetta le prime proiezioni. La curva in discesa dei contagi, infatti, non è così decisa come si sperava e prima di definire la data ufficiale evidentemente al Governo vogliono essere sicuri che non sia in atto un “rimbalzo” dei contagi preoccupante. Così, la data del 29 maggio individuata come “probabile” per il primo turno delle elezioni comunali potrebbe ormai far spazio a una delle prime domeniche di giugno. Il 5 o addirittura il 12.
Se la situazione pandemica determinerà lo slittamento a giugno, a quel punto la scelta tra il 5 e il 12 potrebbe dipendere dal fattore scuola. In molte regioni, infatti, l’anno scolastico 2022 si concluderà l’8 giugno, quindi dal Ministero dovranno valutare l’opportunità di una sostanziale chiusura anticipata delle scuole o attendere il termine naturale. Da una parte, infatti, c’è chi preme per non perdere ulteriore tempo, rispetto alle date iniziali ipotizzate per fine maggio, dall’altra, invece, c’è chi non vorrebbe far perdere ulteriori giorni di scuola agli alunni, in un anno contrassegnato comunque da DAD e DID, con relative assenze.
Proprio su questo punto starebbe ragionando Draghi che preferirebbe non mettere ulteriori ostacoli alla didattica, sebbene da quel punto di vista l’ultima settimana di scuola non sia mai stata molto intensa. Lo stesso Presidente, però dovrà mediare con le forze politiche, intenzionate invece a non perdere ulteriore tempo. All’esito del confronto, dovrebbe finalmente essere comunicata la data ufficiale per le elezioni amministrative 2022. Nella precedente tornata, nel 2017, i cittadini furono chiamati al voto l’11 giugno.
Elezioni L’Aquila, corsa a tre.
Per quanto riguarda le elezioni comunali nel capoluogo abruzzese, gli schieramenti in campo sono ormai definiti. Il primo a sciogliere le riserve, il sindaco uscente Pierluigi Biondi, che ha accettato la ricandidatura, forte del sostegno unanime di tutte le forze di maggioranza e nuove forze civiche, come Progetta, in aggiunta. I partiti si stanno confrontando sulla composizione delle liste, partendo però da una linea politica ben definita: gran parte degli amministratori uscenti, infatti, si ripresenterà anche alle elezioni 2022. Dal vicesindaco Raffaele Daniele agli assessori e consiglieri comunali, la linea è quella di “andare avanti” con l’innesto di “forze fresche”.
Più tortuoso il percorso del centrosinistra che, dopo un lungo confronto per portare al voto una candidatura unitaria, si è dovuto arrendere all’evidente inconciliabilità – almeno al primo turno – delle proposte in campo, che restano due: Stefania Pezzopane e Americo Di Benedetto. Su quello che accadrà in un eventuale secondo turno, incombe la nota vicenda di cinque anni fa, quando Americo Di Benedetto perse al ballottaggio con Pierluigi Biondi, con un numero di voti “incongruo” rispetto al peso politico delle forze in campo. Uno “sgambetto” indigesto che ha naturalmente ostacolato il percorso unitario del centrosinistra e lascia un’incognita sul secondo turno.
Al momento non ancora pervenuto il M5S che sta decidendo se e come partecipare alle elezioni.