Guardia di finanza

Reddito di cittadinanza, scoperta nuova truffa: ecco il tabaccaio “bancomat”

L'esercizio commerciale fungeva da "cash point" abusivo: un po' come un bancomat, elargiva contanti ai titolari del reddito di cittadinanza, simulando acquisti di beni e servizi di prima necessità che si possono pagare appunto con le card. Acquisti che però si sono rivelati fasulli. Denunciate otto persone

Nuova operazione della Guardia di Finanza per contrastare le truffe legate al reddito di cittadinanza. Stavolta finisce nel mirino delle Fiamme Gialle un tabaccaio pescarese che, in cambio di una provvigione, calcolata sulla base di un tariffario esposto al pubblico, monetizzava gli importi caricati sulle card rilasciate ai percettori di reddito di cittadinanza.

L’intervista al Colonnello Antonio Caputo, Comandante della Guardia di Finanza di Pescara

Tecnicamente l’esercizio commerciale fungeva da “cash point” abusivo: un po’ come un bancomat, elargiva contanti ai titolari del reddito di cittadinanza, simulando acquisti di beni e servizi di prima necessità che si possono pagare appunto con le card. Acquisti che però si sono rivelati fasulli.

I militari del Gruppo di Pescara, grazie ad un’attenta ed accurata attività di controllo economico del territorio, hanno acceso i riflettori sul tabaccaio che, nel proprio esercizio commerciale, arrivava in poche ore ad elargire migliaia di euro ai “clienti” del business illegale che si avvicendavano senza sosta davanti al bancone del negoziante.

I percettori del reddito di cittadinanza ricorrevano a questa forma illecita di cash dispenser per aggirare le limitazioni imposte dalla legge all’utilizzo delle card, consentito solo per i pagamenti di prodotti come generi alimentari, articoli sanitari e forniture energetiche ovvero per prelevare contante direttamente dagli sportelli ATM autorizzati, ma nella misura massima mensile di 100 euro.

È scattata, di conseguenza, la denuncia all’Autorità Giudiziaria competente di cinque persone, in concorso tra loro, per truffa ai danni dello Stato, e di altre tre, cioè il tabaccaio ed i suoi collaboratori, per esercizio abusivo di attività finanziaria.

Una volta scoperto il meccanismo fraudolento utilizzato, sono state avviate ulteriori attività ispettive dirette a scandagliare tutte le operazioni poste in essere con tali modalità, per arrivare ad identificare altri possibili titolari di reddito di cittadinanza beneficiari nel tempo delle prestazioni abusive dell’esercente, facendo luce anche sul complessivo giro d’affari illecito del commerciante.

Lo sviluppo delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pescara, potrebbe dunque far emergere un inquietante sistema di frode ai danni dello Stato, ideato e realizzato anche in contesti criminali locali.

Il video dell’operazione

L’operazione brillantemente eseguita dalle Fiamme Gialle pescaresi testimonia che il quotidiano presidio del territorio assicurato dalle pattuglie dei finanzieri del capoluogo permette di intercettare ed annientare i fenomeni illegali che maggiormente incidono sul corretto utilizzo delle preziose risorse pubbliche destinate al sostegno e all’inclusione delle famiglie che vivono in situazione di povertà.

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