L'aquila

Mamma con il figlio in rianimazione cerca alloggio, scatta la gara di solidarietà

All'ospedale San Salvatore una mamma prega per il figlio in rianimazione, ma per stargli vicino ha bisogno di un alloggio. Gara di solidarietà nella comunità aquilana, soluzione trovata in poche ore.

All’ospedale San Salvatore una mamma prega per il figlio in rianimazione, ma per stargli vicino ha bisogno di un alloggio. Gara di solidarietà nella comunità aquilana, soluzione trovata in poche ore.

Spesso i social sono additati come ricettacolo di nefandezze o quantomeno strumenti per inutili perdite di tempo. Dall’Aquila arriva invece una storia costruttiva di solidarietà che, proprio tramite social, ha portato in poche ore alla soluzione di un problema per una mamma che assiste il figlio 20enne ricoverato in Rianimazione all’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Tutto parte da un post di Mara Marinangeli, sorella del primario di Rianimazione professor Franco Marinangeli, e sempre attiva in azioni concrete di solidarietà. “Oggi – scriveva meno di 24 ore fa – sono passata davanti la rianimazione dell’ospedale, ho visto una donna piangere… mi sono avvicinata e le ho chiesto se potevo esserle di aiuto. Questa donna è una mamma che su uno dei letti ha suo figlio Alex, intubato, ha vent’anni ed ha avuto un brutto incidente. Alex sta lottando per sopravvivere e lei sta seduta lì fuori in attesa che le sue preghiere vengano esaudite. Scrivo questo post a tutti coloro che mi aiutano nelle mie iniziative di solidarietà, perché dobbiamo organizzare la nostra rete ora più che mai. Sara non è aquilana, è arrivata qui di corsa da un paese abruzzese, mentre suo figlio volava in emergenza sull’elicottero. Sara qui a L’Aquila non ha nessuno, è completamente sola tranne nei momenti in cui il papà di Alex può raggiungerla dopo il lavoro. Sara sta alloggiando in un B&B dove va solo a dormire, perché le sue giornate le passa seduta su quella panchina in attesa di notizie da chiunque possa darle un po’ di luce dentro il tunnel buio dove è sprofondata la vita della sua famiglia e quella di Alex. Di cosa ho bisogno: Dobbiamo trovarle un alloggio per un mese vicino all’ospedale (nessuno affitta un appartamento per un solo mese). Sara deve poter venire e tornare a piedi in autonomia. Ho bisogno di aiuto da tutti, condividete il più possibile, affinché possiamo trovare un punto di appoggio a questa mamma e alla sua famiglia per potersi alternare in ospedale. Condividete il più possibile e datemi idee e soluzioni che io da stamattina non riesco a trovare, sono disperata. Potete aiutarla anche portando qui in ospedale un pasto caldo o per portarle conforto, perché la solitudine in questi momenti ti fa vedere solo buio”.
Detto, fatto. In poche ore la soluzione è arrivata: “Sara – annuncia la stessa Marinangeli in poco tempo – andrà a stare in una casa di una signora che per ospitarla si trasferirà un mese a Roma”.
E ora tutti a fare il tifo per il giovane Alex.

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