Politica

Elezioni a Montesilvano, la Lega scarica De Martinis e punta su Aliano

Il sindaco uscente De Martinis è scaricato dalla Lega alle elezioni a Montesilvano, ma Forza Italia e Fratelli d'Italia confermano il sostegno

Alle elezioni di Montesilvano la Lega scarica il sindaco uscente Ottavio De Martinis e va su Anthony Aliano. Lo scenario illustrato due giorni fa dal capoluogo.it trova quindi l’epilogo atteso.

L’ha ufficializzato una dichiarazione diffusa da Luigi D’Eramo, segretario regionale del Carroccio: “Nel corso dell’ultima riunione del coordinamento provinciale della Lega di Pescara è stato deliberato, all’unanimità, che il candidato sindaco per la Lega alle prossime elezioni comunali di Montesilvano sarà Anthony Aliano, amministratore di lungo corso. Montesilvano rappresenta una città strategica nel percorso di buongoverno e delle vittorie del centrodestra in Abruzzo di questi ultimi anni. Lavoriamo quotidianamente per l’unità e la compattezza del centrodestra, valori condivisi da tutti i partiti che compongono la coalizione”.
La conclusione della nota suona un tantino beffarda: perché De Martinis rimarrà in campo e avrà il sostegno sia di Forza Italia che di Fratelli d’Italia. Nel primo caso l’appoggio è già stato cristallizzato qualche giorno fa dal coordinatore della provincia di Pescara Lorenzo Sospiri, che tra i sindaci da puntare a riconfermare ha menzionato quello di Montesilvano; nel secondo, a confermare il sostegno ci ha pensato, direttamente interpellato dal capoluogo.it, Stefano Cardelli, coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni.
Si va quindi verso un centrodestra spaccato alla contesa di una delle tre città abruzzesi con oltre quindicimila abitanti (le altre sono Pescara e Giulianova) in cui si voterà l’8 e il 9 giugno prossimi, coinvolta nel processo di formazione della nuova Pescara. La Lega sceglie la mossa ostile per rifarsi dello smacco di quello che ritiene un disimpegno di De Martinis, che in teoria proprio al Carroccio faceva riferimento, alle elezioni regionali. E’ ritenuto dallo stato maggiore leghista in Abruzzo la causa del risultato deludente in città. È un’altra puntata di una serie che vede il partito di D’Eramo impegnato da tempo in regione a contrastare l’emorragia di voti e esponenti a vantaggio di Forza Italia e soprattutto di Fratelli d’Italia. La guerriglia in provincia di Pescara è particolarmente sanguinosa, visto che qui i leghisti devono fare fronte oltre che alla forza di Fratelli d’Italia a una rilevante consistenza elettorale dei forzisti. Nelle settimane scorse la Lega era arrivata a mettere in dubbio la ricandidatura del sindaco della città adriatica Carlo Masci, di Forza Italia. A Pescara città è del resto molto avvertita la “fuga” di candidati dalla Lega verso i lidi degli altri partiti e liste della coalizione. L’ultima fa rumore: è il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli.

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