Dopo la vittoria alle elezioni, per il presidente Marco Marsilio è tempo di lavorare alla composizione della nuova Giunta d’Abruzzo. Tutti i papabili.
È già tempo di pensare alla composizione della nuova Giunta regionale per Marco Marsilio, primo governatore al secondo mandato in Abruzzo. Dopo la netta vittoria, è quindi il momento di nominare gli assessori, naturalmente dopo un preliminare confronto con i partiti. Netta vittoria, si diceva, soprattutto per il risultato aquilano, dove “il fortino” di FdI non solo ha retto, ma ha fatto registrare un corposo 61,3% per il centrodestra, che bilancia risultati meno eclatanti sulla costa.
Questo naturalmente dovrà tradursi con un’altrettanto corposa rappresentanza della provincia dell’Aquila in Giunta. D’altra parte il presidente Marsilio l’ha detto in conferenza stampa: “Buonsenso, competenza e riconoscimento dei pesi saranno le linee conduttrici per la formazione della nuova giunta regionale”. E allora, prima delle decisioni ufficiali, i conti si possono cominciare a fare. A disposizione, sei posti in Giunta, quello da Sottosegretario, e la Presidenza del Consiglio, con relativo Ufficio. Per quanto riguarda la distribuzione delle “quote”, da considerare gli 8 seggi di FdI, i 4 di Forza Italia, i 2 della Lega e della lista Marsilio Presidente e il seggio di Noi Moderati, che potrebbero tradursi con tre assessorati per FdI, due per FI e uno per la Lega, con le altre liste che potrebbero chiudere i posti “extra” disponibili.
Tenendo per buona questa ripartizione, primo posto in quota FdI, naturalmente, andrebbe a “mister preferenze”, Mario Quaglieri, che con le sue 11.748 preferenze è il più votato d’Abruzzo; la seconda “casella” di FdI dovrebbe essere riservata al “grande ritorno” di Paolo Gatti, che in provincia di Teramo ha incassato qualcosa come 10mila 867 voti, nonostante gli anni di assenza dallo scenario politico. Terzo assessore in quota FdI potrebbe essere la “sorpresa ma non troppo” Tiziana Magnacca, eletta in provincia di Chieti con 9617 voti. Già sindaco di San Salvo, attualmente presidente del Consiglio comunale, Tiziana Magnacca ha superato il suo diretto competitor di lista, l’ex assessore Nicola Campitelli. E dire che l’ex sindaco aveva già “avvisato” Marsilio: “Ci vediamo in Giunta”, gli aveva detto Tiziana Magnacca in uno degli ultimi appuntamenti elettorali a San Salvo e la “profezia” potrebbe avverarsi.
Sul fronte Forza Italia, Roberto Santangelo ha superato i 9mila voti e da vicepresidente del Consiglio regionale dovrà “salire di grado”, con lui Lorenzo Sospiri, che in provincia di Pescara ha ottenuto 8822 preferenze. Tra i due, dovrà essere scelto anche il vicepresidente della Giunta regionale, considerato che di consuetudine è una figura che viene scelta in un partito diverso da quello che esprime il presidente, normalmente quello con più voti. In questo caso, con FdI primo partito, ma che esprime anche il presidente, la vicepresidenza della giunta dovrebbe andare al secondo partito, quindi Forza Italia.
Sostanzialmente “obbligata” la scelta per la Lega, considerati i 7034 voti di Emanuele Imprudente, che supera di oltre mille voti il collega di partito eletto in Consiglio regionale, Vincenzo D’Incecco. D’altra parte Imprudente sta tenendo sulle spalle un partito che senza la sua “performance” elettorale avrebbe registrato una crisi ben più profonda.
Questi i “papabili” sulla rampa di lancio per la Giunta e gli altri ruoli ancora da assegnare, ma ci sono da considerare anche le ambizioni di Marianna Scoccia che, con i suoi 5269 voti, pretende una rappresentanza anche per Noi Moderati, e l’ottimo risultato della lista del presidente che, come ha riconosciuto lo stesso Marsilio in conferenza stampa, “ha fatto la differenza” e quindi può ambire a un ruolo importante, da definire quale.
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