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Nonna Giuseppina Patriarca star di Tik Tok a 108 anni: Bisogna vivere seguendo il cuore

"Quanto mi manca L'Aquila bella mè!". L'intervista a Giuseppina Patriarca, la nonnina aquilana commendatore della Repubblica a 108 anni. "Dobbiamo vivere con fede e amore!".

Una vita piena d’amore e inseguendo sempre i buoni sentimenti, con grazia e fede. Questo il lungo percorso di Giuseppina Patriarca, per tutti nonna Giusy . 108 anni compiuti a novembre e portati con eleganza, vigore e allegria, dispensatrice  di buoni consigli e perle di saggezza. Nata a Montorio, ma aquilana da sempre, memoria storica della città e del Convitto nazionale dove ha insegnato per quasi mezzo secolo, trattando i suoi piccoli studenti “come figli miei”.

Che meraviglia è stato vivere a L’Aquila bella me’! Il nostro capoluogo è sempre stato uno scrigno prezioso, una città elegante e bellissima, fatta di persone buone, gentili e operose. Ho vissuto nel cuore del centro storico per tanti anni, a piazza della Prefettura, in una casa modesta, essenziale, dove non mancava nulla, ma c’erano soprattutto fede e tanto amore”, ricorda Giuseppina Patriarca, classe 1915, con una lucidità ‘di ferro’, intervistata dal Capoluogo.it nella sua Sulmona, città che l’ha accolta dopo il terremoto del 6 aprile 2009 e dove ha trovato oltre all’affetto dei nipoti, anche la preziosa Bruna, con cui vive da 14 anni, “Come mamma e figlia”, chiarisce.

La sua casa aquilana, ristrutturata dopo il sisma, è stata donata dalla generosissima nonnina d’Abruzzo alla San Vincenzo De Paoli per ospitare studenti universitari fuori sede meritevoli. Al passo con i tempi, nonna Giusy è presente anche sui social con un profilo su Tik Tok. A gennaio scorso la nostra decana d’Abruzzo ha ricevuto il prezioso diploma dell’alta onorificenza di Commendatore della Repubblica, firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal premier Giorgia Meloni, proprio nella città di Ovidio dalle mani del consigliere regionale, Marianna Scoccia.

Una vita semplice quella di nonna Giusy, ricca di buoni sentimenti, scandita per tantissimi anni – 41 per la precisione – dall’insegnamento. E tantissimi sono gli scolari che ha portato alla licenza presso il Convitto nazionale e di tutti o quasi, ricorda qualche particolarità. “I più piccoli quando avevano bisogno di qualcosa o sentivano la nostalgia di casa venivano vicino la cattedra e mi chiamavano ‘mamma’ – ricorda ancora con la voce rotta dall’emozione – e per tutti sono stata una presenza accogliente e affettuosa. Purtroppo non ho avuto figli dopo aver perso un bimbo, allora ho riversato tutto l’amore che avevo nella grande famiglia che è stata per me la scuola“. 

nonna Giusy, Giuseppina patriarca

Una vita spesa per l’insegnamento e dedicata alla famiglia, al marito Alberto di Gregorio, scomparso a fine anni ’80 che a L’Aquila fondò la prima sede dell’Unitalsi. Figlia spirituale di San Padre Pio – che conosceva di persona – ha sempre avuto una fede incrollabile.
Con Alberto ci siamo amati tanto, è stato un matrimonio sereno e lungo, abbiamo trascorso una vita sempre mano per mano, con onestà e lealtà, pregando tanto. La fede è stata la nostra forza e ancora oggi mi sostiene nelle mie giornate. Fino al terremoto andavo a messa a L’Aquila tutti i giorni, nelle nostre bellissime chiese, la mia città ha un patrimonio religioso straordinario, spero davvero che nel futuro siano capaci di preservarlo “.

Oltre la fede quale è stato il segreto della lunga longevità di nonna Giusy? “Non ho segreti, fino all’anno scorso mi tenevo allenata costantemente: passeggiate, cyclette e mi è sempre piaciuto cantare. Adesso non riesco più, le mani non mi assistono, ma fino a poco tempo fa le mie giornate erano scandite dal lavoro a maglia e all’uncinetto, un passatempo che aiuta a stimolare anche la memoria. Mangio tutto, ma con calma e senza esagerare. Non ho mai avuto vizi, accontentandomi sempre di quello che la vita mi stava offrendo. Chi poteva immaginare che avrei vissuto così a lungo…”.

Ci salutiamo con nonna Giusy con un abbraccio virtuale speciale per tutti gli aquilani e i lettori del Capoluogo.it: “Vi abbraccio con tutto il cuore, che Dio vi benedica sempre, speriamo di continuare a vivere sempre con fede e soprattutto custodendo la bontà nel cuore. Fede e carità cristiana muovono e reggono il mondo, pensiamo a praticare  buoni sentimenti, non facciamoci prendere dalla collera e dalle stupidaggini. È Dio che comanda, non l’uomo!“. 

nonna Giusy, Giuseppina patriarca

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