Rita Innocenzi, dopo la corsa alle politiche contro Giorgia Meloni arriva la candidatura alle elezioni regionali 2024. Dal sindacato alla politica, per “continuare ad essere al servizio della gente, attraverso l’attivazione di nuovi processi”.
SPAZIO ELETTORALE – Il Capoluogo presenta i candidati alle elezioni regionali del 10 marzo 2024. Dopo l’esperienza alle politiche, sceglie nuovamente di candidarsi, questa volta come consigliere regionale d’Abruzzo, la sindacalista Rita Innocenzi, a sostegno del candidato presidente Luciano D’Amico. Un ‘passaggio’ netto, quello dal sindacato alla politica, arrivato dopo “quanto vissuto negli anni, cioè un impegno sindacale mai fermo, vissuto come cammino sociale accanto a chi è più debole ed ha necessità. A fronte di queste istanze raccolte, posso dire che c’è sicuramente bisogno di una rappresentanza sociale, ma, soprattutto, è necessario che queste necessità prendano vita e corpo nelle istituzioni attraverso una rappresentanza politica. Il mio claim è ‘Visione e concretezza’, per questo ritengo che chi siede all’interno di un consesso come il Consiglio regionale deve farlo non per occupare un posto, ma per attivare dei processi. L’esperienza in CGIL mi ha dato, nel tempo, una visione ampia e tra le mie priorità ci saranno senz’altro la sanità e il lavoro, così come i trasporti. Trovo davvero molto bello che il nostro candidato presidente abbia avanzato una proposta sul trasporto pubblico gratuito per tutti. Non uno slogan, ma una proposta fattiva da rendere concreta ed efficiente”.
Luci accese sulle aree interne. Afferma Rita Innocenzi ai microfoni del Capoluogo: “L’Abruzzo ha bisogno di superare le disuguaglianze, di riequilibrare. Per questo, in primis c’è bisogno non solo di una rete di emergenza urgenza, è fondamentale tutelare la sanità territoriale. Trovo che la risposta dell’attuale governo regionale circa le Case di Comunità da posizionare dove c’è l’ospedale siano fuori dalla vocazione della Casa della Salute territoriale. In territori ‘difficile’ quali sono le aree interne devono esserci il diritto il diritto alla mobilità, così come quello al lavoro. E lo spostamento determina la possibilità di lavorare. Per queste ragioni sarà assolutamente fondamentale che il nostro territorio abbia una rappresentatività forte a livello politico”.
L’intervista
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