MONTEREALE – 81enne perde la vita sulla statale Picente, sulla stessa strada era morta la nipote Serena Durastante.
Grave incidente stradale ieri sera in territorio di Montereale, dove due auto si sono scontrate frontalmente lungo la strada statale 260 “Picente”. Ad avere la peggio, Albino De Vecchis, 81 anni, ex dipendente Enel in pensione, che viaggiava insieme alla moglie, anche lei rimasta gravemente ferita. Per l’uomo, però, non c’è stato nulla da fare, mentre la donna è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale dell’Aquila. Feriti in maniera meno grave i due uomini a bordo dell’altra auto, due cittadini di origine romena su cui sono stati disposti gli accertamenti di rito. La procura dell’Aquila ha infatti aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Quattro anni fa, sulla stessa strada, aveva perso la vita la giovane mamma Serena Durastante, che di Albino De Vecchis era la nipote. Simile anche la dinamica dell’incidente frontale. Per quell’incidente aveva patteggiato una pena di tre anni e mezzo lo studente universitario ferito nella stessa occasione. Per il sinistro di ieri si attendono i risultati degli accertamenti.
Sul luogo dell’incidente, anche il sindaco Massimiliano Giorgi, che stamattina racconta sui social: “E poi ti trovi li per caso… mentre vai con tuo figlio a mangiare una pizza, è sabato sera, ma ti rendi conto di quello che è successo… cerchi di fare quello che puoi, ma non basta. Vorresti spaccare tutto… ci provi, apri lo sportello solo in parte perché incastrato, ma non c’è più nulla da fare, troppo tardi! Allora ti concentri sull’altra persona, forse qualche possibilità per lei c’è…aiuti gli operatori sanitari ad estrarla dalla macchina e speri…si speri! E poi sale la rabbia… sì la rabbia per i troppi morti su questa strada, spero davvero che il nuovo Prefetto continui in maniera ancor più determinata e incisiva sulla scia delle determinazione del Prefetto Torraco, ci vogliono più controlli delle forze dell’ordine sulla ss 260. Mi stringo personalmente e a nome della mia comunità al dolore della famiglia per questa immane tragedia”.
