Primo anno di serie C per le ragazze dell’Aquila 1927: tante trasferte, molte lontane centinaia di chilometri, una categoria difficile ma anche tanta volontà, determinazione e voglia di aiutarsi, come in una grande famiglia.
Questa settimana #nonsolocalcio vi porta nello store di Corso Vittorio Emanuele, cuore nel centro storico dei colori rossoblu’ dell’Aquila 1927: e fra un’intervista e l’altra, c’è un fitto via vai di tifosi che acquistano i tagliandi per la prossima partita in trasferta della squadra maschile, contro la capolista San Benedetto.
Presenti per l’appuntamento una rappresentanza di ragazze della prima squadra, guidate dalla mister Maria La Civita: “Com’è la serie C? È tosta” ammette l’allenatrice. “È un campionato lunghissimo, giochiamo tutte le domeniche da qui al 2 giugno, ed è complicato anche per quanto riguarda la programmazione. Ce lo aspettavamo, dal momento in cui sono usciti i calendari: il girone B ha società che sono da trenta anni nel settore femminile, che portano avanti questo movimento in maniera eccelsa. E’ uno dei gironi più importanti. Anche la preparazione è cambiata, con l’inserimento di nuove ragazze ma senza tralasciare l’importanza del territorio. Vogliamo portare cultura: L’Aquila è una piazza che può essere a questo livello.” La prossima partita in Veneto: “Ormai ho perso il conto dei chilometri”, dice sorridendo La Civita. “Andiamo 6 volte in Veneto, 3 in Trentino Alto Adige”.
Per tante è la prima esperienza in questa serie, per altre L’Aquila 1927 è stato punto di approdo dopo aver militato in altre grandi città. È il caso di Sara Profumo, da Genova, autrice del gol del 3 -0 contro il Perugia nell’ultima partita di campionato e che è stata recentemente convocata nella rappresentativa nazionale serie C under 20, con la quale ha siglato anche una marcatura. “Ho iniziato a 7 anni e poi ho fatto tutte le giovanili nel Genoa: da quest’anno sono all’Aquila e mi trovo molto bene. Sto ingranando sempre di più, anche grazie allo staff e alle compagne : e ho iniziato conoscere meglio anche la città, che è molto diversa dalla mia”.
Ma è anche il caso di Arianna Di Lonardo, friulana, che quando ha ricevuto la proposta del club e della mister, ha detto di sì a questo progetto, senza esitazione. “Dopo un anno a Portogruaro in serie C, ho ricevuto la chiamata di mister Maria La Civita. Mi è stato presentato il progetto: una società così grande, con così grande storia e professionalità, che ti fa sentire la fiducia che ha in te… e così ho fatto il grande salto“. Anche a centinaia di km dalla sua città, a 20 anni: prima esperienza fuori casa, ma con una seconda famiglia attorno. “Ho iniziato a giocare a 6 anni: mia madre non era molto d’accordo, ma poi ho ricevuto tantissimo sostegno. Rifarei la scelta di venire all’Aquila altre 100 volte”.
La più piccola del gruppo è Martina Pettigli, classe 2007: studio e sport da conciliare con grande tenacia, ma al tempo stesso è lei che si fa portavoce dell’iniziativa contro la violenza sulle donne di domenica prossima. “Avremo tutte un segno rosso sulla guancia: come ogni anno, la Federazione sensibilizza su questo tema e noi siamo felici di poter lanciare un messaggio così importante”
Seconda parte della trasmissione dedicata alla dirigenza, tutta nuova: prima esperienza per Stefania Paris, vulcanica presidente della compagine femminile. “Ancor prima che presidente, sono la prima grande tifosa di queste ragazze. Sostengo le ragazze e credo che questa squadra garantisca grandi opportunità di crescita. Spero che anche il territorio, così’ come lo sta dimostrando in questi mesi, sia sempre più vicino alle ragazze. Noi siamo loro grate per tutto l’impegno e la dedizione che ci mettono: vogliamo che siano portavoci di valori importanti, come della coesione e dell’amicizia, al di là degli stereotipi. È bello portare questi valori al di là del nostro territorio e diffonderli con i nostri colori”.
Le fanno eco Gabriele Pettigli e Maria Rosaria Laudicina, anche loro dirigenti accompagnatori: “Facciamo sei trasferte nell’Alto Veneto e tre nell’Alto Adige. È un onore e una grande emozione portare i nostri amati colori in giro per l’Italia: noi ci mettiamo tutto il cuore, insieme alla società” dice Pettigli. “Sono ragazze appassionate” sottolinea Laudicina. “Sono ragazze che studiano, lavorano e vanno avanti con la passione e con i loro valori, che sposiamo e accompagniamo. Meritano di essere conosciute e sostenute”
Ma la chiusura della trasmissione la affidiamo a Nando Ciocca, dirigente accompagnatore ma soprattutto storico tifoso delle ragazze rossoblù: “Sono stato sempre il primo tifoso. Sono cinque anni che vado dietro a loro e sono diventato la mascotte”.
L’auspicio di tutti, dalle giocatrici alla dirigenza, è quello di vedere il Gran Sasso d’Italia sempre più affollato di tifosi: un modo per ripagare, aggiungiamo noi, i grandi sacrifici, la serietà e la forza di volontà di queste atlete che non mollano mai un centimetro, nemmeno di fronte alle difficoltà
3′ puntata di #nonsolocalcio, L’Aquila 1927: dallo store della squadra di Corso Vittorio Emanuele, L’Aquila
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