Grandangolo

Palestina e Israele: la guerra sporca in cui muoiono civili, bambini e anche la verità

La crisi israelo-palestinese di nuovo al centro dello spazio di Grandangolo, con due ospiti d'eccezione. L'esperto di politica mediorientale Mimmo Srour e il giornalista Giuseppe Sanzotta, editorialista del Capoluogo. La guerra, il complesso scacchiere mediorientale, gli interessi e …la morte dell'informazione.

La crisi israelo-palestinese di nuovo al centro dello spazio di Grandangolo, con due ospiti d’eccezione. L’esperto di politica mediorientale Mimmo Srour e il giornalista Giuseppe Sanzotta, editorialista del Capoluogo. La guerra, il complesso scacchiere mediorientale, gli interessi e …la morte dell’informazione.

La Palestina da molti anni è terreno di scontro tra israeliani e palestinesi, appunto, ma esiste al contempo un altro tipo di guerra, quella che ormai in tutto il mondo sta diventando un’arma moderna, cioè la guerra dell’informazione. Eschilo duemilacinquecento anni fa disse: “In guerra la prima a morire è la verità” e, in effetti, ogni giorno assistiamo ad omicidi della verità in merito alla guerra in corso.
Mimmo Srour: “Per poter capire che cosa sta accadendo oggi, bisogna partire da lontano. Dopo la prima guerra mondiale e il crollo dell’impero ottomano, il Medio Oriente fu diviso tra francesi e inglesi e la Palestina era sotto il mandato inglese. Il 2 novembre 1917 la Palestina fu promessa agli ebrei, che non avevano un loro stato. L’Inghilterra termina il proprio mandato nel 1948 e gli ebrei dichiarano la nascita dello Stato di Israele. Però bisognerebbe dire una cosa: i palestinesi non sono stati i responsabili dell’Olocausto e di tutto quello che hanno subìto, quindi decidere di dare la terra in Palestina forse non è stata la scelta più azzeccata. Da allora, la situazione divenne tesa e si sono susseguite diverse guerre, oggi però la situazione è diversa: non ci sono più gli eserciti, a combattere e a morire ci sono da una parte i palestinesi e dall’altra gli ebrei. Io credo che ci sia una grande responsabilità della comunità internazionale”.
“Un elemento assolutamente negativo
– ha poi sottolineato l’editorialista Giuseppe Sanzotta – è quello delle tifoserie. In Occidente siamo divisi tra tifosi israeliani e tifosi palestinesi. L’odio genera odio e Israele che è l’unico paese democratico dell’area dovrebbe forse avere una freddezza maggiore. Purtroppo quando i governi sono influenzati dalle religioni, qualunque esse siano, il rischio dell’intolleranza diventa forte”.

“Lo sforzo che dovrebbero fare i mezzi di comunicazione – ha proseguito Sanzotta – è raccontare quello che possono raccontare, cercando di verificare il più possibile, senza inserirsi nelle curve delle ‘tifoserie’. Non si tratta di una partita di calcio”.
Pensante comunque il bilancio: “Sono morti – ha ricordato Srour – circa 12mila palestinesi e 4mila israeliani. Abbiamo scritto fiumi di parole sulla morte di un singolo bambino, a Gaza fino a ora si parla di 7mila bambini”.

leggi anche
Esmail Mohades
Grandangolo
Israele – Hamas, lo scrittore iraniano Esmail Mohades: “L’Occidente non sia tifoso, troppa disinformazione sulla guerra”
israele palestina
Eventi
Palestina-Israele: manifestazione per la pace alla Villa Comunale
israele l'aquila
Attualita'
In fuga da Israele a L’Aquila: “Orribile dover aver paura di tutto”
michele fina pd
Politica
Provveditorato amministrazione penitenziaria, Fina: “Giusta la battaglia sindacale, la sede deve essere Pescara”
Francesca Mannocchi
Eventi
La reporter di guerra Francesca Mannocchi a L’Aquila
fontana luminosa blu
Attualita'
Giornata nazionale delle vittimi civili delle guerre, la Fontana luminosa si illumina di blu
Putin Foto Ansa
Attualita'
Due abruzzesi nella lista nera di Putin
Digos
Cronaca
L’Aquila, arrestati tre terroristi palestinesi
Mimmo Srour
Grandangolo
La guerra in Medio Oriente, Mimmo Srour: Senza laicismo, ci sono solo integralisti