Il deputato dem Luciano D’Alfonso lancia l’operazione verità sulla Nuova Pescara: “Finora discussione pubblica da Serfina/Merker, serve approccio non populista”.
Otto punti per una discussione pubblica diversa sulla Nuova Pescara, in cui sia bandito il populismo, partendo dalla domanda di fondo: “A chi tocca la prima mossa generosa?”. A dare il via alla nuova discussione, il deputato dem Luciano D’Alfonso che per venerdì prossimo ha previsto una conferenza stampa alle ore 11 nella sua “Officina” proprio sulla Nuova Pescara. “Se dovessimo aiutarci con il linguaggio della medicina, – spiega D’Alfonso – si tratta di una operazione di Neurochirurgia, a cielo aperto, nel mezzo di un concerto al ritmo della sardana. Proveremo a mettere in piedi una cassetta degli attrezzi per evitare che dopo le festosità iniziale per la Nuova Pescara le stesse persone comincino la ballata per PescarExit”.
A questo scopo, D’Alfonso affronterà 8 punti specifici:
1- Perché la Nuova Pescara deve cominciare il suo cammino?
2 – Perché Nuova Pescara?
3 – A chi tocca il dovere della generosità?
4 – Il dirupo che va evitato quando comparirà?
5 – La prova del 9, sia chiaro, non c’entra nulla con l’Alfabeto di Wanna Marchi.
6 – La Nuova Pescara ha bisogno di un contratto di apprendistato e l’art. 1 deve prevedere il DASPO per ogni tipo di populismo.
7 – I partiti politici vanno rotti e co-rrotti affinché rinascano metropolitani, altrimenti non hanno diritto di parola.
8 – I sindacati del Pubblico impiego devono sottoporre le proprie piattaforme ad una vera rivoluzione, poiché dopo il fuoco immesso dai cittadini con il referendum, dopo il NON lavoro degli eletti locali, presto toccherà ai dipendenti delle tre preesistenti amministrazioni comunali.
Queste e altre questioni verranno quindi affrontate venerdì nell’Officina D’Alfonso. Un’altra discussione sta per iniziare.