L’AQUILA – Il maestro Leonardo De Amicis ricorda Toto Cutugno: “Grande artista umile e disponibile, fuori da certe dinaniche dello star system”.
“A Sanremo 2004, presentato da Simona Ventura e con la direzione artistica di Tony Renis, pensammo di introdurre la serata cover e chiamammo Toto Cutugno. Per lui, avevo pensato alla canzone di Daniele Silvestri, Salirò, ma mi aspettavo qualche riserva da parte di un grande artista che aveva comunque nel suo bagaglio tantissimi successi. Invece fu contentissimo, prese gli spartiti con entusiasmo, dicendo che andava subito a studiarseli. Era così, una persona di grande preparazione, era anche musicista, ma allo stesso tempo umile e disponibile. La sua scomparsa lascia un’enorme tristezza, per l’uomo e l’artista che era”. Così il maestro Leonardo De Amicis, direttore artistico della Perdonanza, in queste ore alle prese con gli ultimi preparativi per l’edizione 2023, ricorda al Capoluogo.it Toto Cutugno, scomparso ieri a Milano. Con oltre 100 milioni di copie vendute, rappresenta uno degli artisti italiani di maggior successo.
“Ho lavorato con lui in diverse occasioni e ho trovato una persona sempre pronta a mettersi in discussione, nonostante il successo già ottenuto. È stato un artista per certi versi identitario rispetto al periodo di riferimento e alla gente che lo amava e lo ama ancora. Era un artista di grandi doti, un musicista preparato, ma allo stesso tempo umile e disponibile, fuori da certe dinamiche dello star system. Una persona autentica che mancherà a tutti”.
