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La collana, a Capitignano la presentazione del libro di Cristina Rotoloni

La Valle dell'aterno a sostegno dei suoi scrittori: Cristina Rotoloni ha presentato a Capitignano il libro "La collana".

Presentazione a Capitignano del libro “La collana”,l’ultimo romanzo della scrittrice Cristina Rotoloni.

Durante l’evento anche l’ascolto delle poesie scritte e recitate direttamente dal concittadino Marino Mililli. Sul palco, oltre ai due scrittori, erano presenti la prof.ssa Sara Fulvi, quale moderatrice, il Sindaco di Capitignano, Franco Pucci, il giornalista Nando Giammarini e il Vice Presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Roberto Santangelo.

Da qualche anno a questa parte il Comune di Capitignano ha dato inizio ad una serie di eventi pubblici tesi a scoprire e valorizzare la cultura letteraria.  Il nuovo corso, iniziato dal Sindaco uscente Maurizio Pelosi – giunto nel 2021 al suo terzo ed ultimo mandato – con la pubblicazione di due libri su Capitignano, commissionati allo scrittore/ricercatore Mauro Ciuffetelli, sta proseguendo a grandi ritmi anche con il neo eletto Sindaco Franco Pucci, il quale sin da giorno del suo insediamento – ottobre 2021 – ha dato vita ad una serie di eventi culturali – siamo già al secondo-, per far conoscere e pubblicizzare scrittori e poeti di Capitignano e Frazioni.  Già nel 2022, in un primo incontro nella Piazzetta degli Alpini, erano stati presentati al pubblico alcuni libri scritti da giovani autodidatta, con temi incentrati sia su esperienze vissute personalmente dagli autori e dalle quali trarre utile morale per i lettori, come il testo “BUTTATI O MUORI”, scritto da Alessandra Fulvi, oppure temi di fantasia come il libro scritto da Andrea Fuselli, “CLOE”, o i vari testi scritti da Cristina Rotoloni, come “Tutto in una Notte”, “Frammenti di Vita”, “Incredibilmente Tua”, “MIA”, “Ilenia e La Notte”, “Tatuaggio”,”Natale a Casa Dragonetti”, “Il Custode del Labirinto” e “Call Shadow (io sono ombra)”. Evento che ebbe un ottimo successo di pubblico e di apprezzamento da parte dei presenti, ammirati e sorpresi di tanta vitalità letteraria nelle giovani leve del paese.
Cristina Rotoloni nasce a Montereale, nella Frazione di Ville di Fano, ha studiato presso l’Accademia delle Belle Arti a L’Aquila, è sposata e da molti anni vive a Capitignano insieme ad Alessandro. Ha una innata passione per la scrittura e le sue molteplici opere ne testimoniano abbondantemente la fertilità narrativa. E’ stata Editor Freelance; Editor presso Hope Edizioni e Believe Edizioni; ha lavorato presso Queen Edizioni. In questa ultima fatica letteraria Cristina ha inteso ambientare tutta la storia su Capitignano paese, incentrando la scena sulla ex Stazione Ferroviaria dalla quale partivano i treni carichi di torba per portarla a L’Aquila. Oltre alla ex Ferrovia nel testo sono riportati Monumenti, Chiese, attività, tradizioni e tragedie umane come la morte da monossido di carbonio di due giovani villeggianti. Come la stessa autrice dice nel libro, sono circa venti anni che risiede in una delle Frazioni di Capitignano, ma ha potuto far conoscere le sue innate qualità umanistiche soltanto da qualche anno a questa parte, quando è dovuta venire ad abitare in uno degli 8 MAP realizzati in emergenza nel post sisma 2009, e, guarda caso, proprio a pochi metri dalla ex Stazione Ferroviaria, poi rivelatasi fonte di ispirazione per il libro appena presentato. Cristina sin da subito ha mostrato un attaccamento profondo e sincero verso Capitignano difficilmente rilevabile, in termini di intensità, passione e costanza, in altre persone giunte nel tempo da fuori. Lo ha fatto, e continua a farlo, con la massima dedizione e semplicità, tipiche di una ragazza genuina, volenterosa e determinata in ogni cosa che cura, tanto da essere entrata nel cuore di tutti i cittadini, nessuno escluso, e bene ha fatto il Sindaco, in questa giornata agostana, a voler rendere omaggio ad una persona speciale che ha implementato di preziosi e genuini valori il nostro paese!
Solitamente i proverbi non sbagliano, ma nel nostro caso il detto “nemo propheta in patria”, crediamo vada smentito perchè nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il nostro concittadino Marino Mililli, classe 1935!, già dipendente della Regione Abruzzo e noto agricoltore in paese nel tempo libero, potesse un giorno scrivere di suo pugno e recitare a memoria con una lucidità incredibile, ben undici poesie scritte in versi dialettali su temi come l’Amore, i Santi, le Pecorelle, i Monti, il Vecchiarello, A Quinta, Alla Canestra, e che venisse acclamato con entusiasmo ….e con piacevole sorpresa…dai presenti!

cristina rotoloni