L'aquila

Il nome dell’Aquila, Buccio da Ranallo racconta la storia della città

Teatrabile porta sul palcoscenico un "inedito" Buccio da Ranallo che racconta la storia della città.

L’AQUILA – La compagnia Teatrabile porterà in scena “Il nome dell’Aquila”: una parentesi leggera e divulgativa basata sulla documentazione di Buccio Da Ranallo e la fondazione de L’Aquila. La rappresentazione avverrà al Teatro Studio di Piazza D’Arti sabato 25 febbraio alle ore 18.

La compagnia Teatrabile si esibisce sul tema ormai da diversi anni, a posteriori dal sisma, sollecitato soprattutto dalle scuole primarie. Un lavoro, secondo il regista Eugenio Incarnati, “attorno alla fondazione dell’Aquila, ma post terremoto, quando l’esigenza di identità era molto forte”.
L’incipit dello spettacolo, infatti, ruota attorno alla figura di Buccio Da Ranallo, poeta e scrittore del 1300, che raccontò la fondazione de L’Aquila nelle sue cronache aquilane.
“Ci rifacciamo un po’ al suo testo per riparlare in modo semplice della fondazione dell’Aquila – racconta uno degli attori, Fabrizio Villacroceil tutto contornato da momenti nonsense (cioè casuali, imprevedibili) e musica. Nell’incipit prendiamo alcune frasi delle cronache di Da Ranallo, trasformandole in una canzone”.
Uno spettacolo in cui quasi si gioca, tra comicità ed elementi poetici, come ad esempio la vista del Gran Sasso in una delle scene; ma la poesia sta anche nella storia, l’atto che portò i “primi aquilani” ad unirsi e fondare l’odierno capoluogo abruzzese.
“Sicuramente è una storia che parla di ribellione – continua l’attore – quella ribellione degli abitanti del circondario, che decidono di ribellarsi ai ‘baroni, baronetti e marchesini’, come li chiamiamo nello spettacolo, e fondare una città, per vivere liberi e uniti. Lo spettacolo è costruito anche per un pubblico adulto, anche se indirizzato principalmente ai minori. Le maestre generalmente rimangono affascinate dallo sviluppo di questi racconti: quei pochi concetti semplici che ti rimandano alla città e al senso dello spettacolo”.

Ad andare in scena saranno Fabrizio Villacroce, Michele Di Conso, Alessandra Tarquini e Maria Rita Pace (a sostituire Vanessa Marrama), con la regia di Eugenio Incarnati.
“Prendendo spunto da Buccio Da Ranallo ci siamo arricchiti – afferma il regista Incarnato – lo spettacolo ha un linguaggio semplice, ma rigoroso sul piano storico. I piccoli si divertono, i grandi riescono ad avere queste notizie note, ma poco diffuse sulla fondazione della città. È una storia molto importante, poggia proprio sulla volontà delle persone: i cittadini dell’epoca che si ribellavano ai feudatari. Teatrabile è una porta molto aperta, in cui si può entrare, far parte di progetti importanti. Lo scopo è divulgativo e ludico, crediamo molto in questa forma”.

Buccio da Ranallo
Buccio da Ranallo
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