Gornata mondiale vittime della strada

Vittime della strada, la giornata del ricordo e della sensibilizzazione

Giornata mondiale nel ricordo delle vittime della strada: sensibilizzare alla sicurezza per evitare le tragedie. A L'Aquila la presentazione di un libro dalla parte delle vittime.

Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della strada: non si tratta di dedicare soltanto un giorno a chi ha perso la vita, ma di promuovere ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale, affinché nessuno perda vita e salute sulle strade.

Per la Giornata mondiale del Ricordo delle Vittime della strada e per sensibilizzare e condividere anche un momento di riflessione, è stato organizzato a L’Aquila un evento dall’Associazione nazionale funzionari di Polizia, insieme all’associazione Lorenzo Guarnieri martedì 22 novembre alle 16 presso l’auditorium del GSSI. Verrà presentato il libro “Investigare 4.0 Criminologia e criminalistica” – Viaggio nel mondo delle indagini ‘Dalla parte delle vittime’. Modera il giornalista e scrittore Angelo De Nicola. Porterà i saluti il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Saranno presenti il questore dell’Aquila, Enrico De Simone, il segretario nazionale di Anfp, Enzo Marco Letizia. Previsti interventi di Anna Maria Giannini, docente di psicologica presso La Sapienza, Stefano Guarnieri, vice presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, Monica Mazza, docente di psicometria all’Università dell’Aquila, Giustino Parisse, giornalista e scrittore, Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia, direttore centrale Polizia criminale.

Mauro Mannucci, Emilio Ciammetti, Serena Durastante, Giuseppe Magnifico, Tiberio Giorgi, Stella Luciani, Danilo Tresca, sono solo alcune delle vittime della strada degli ultimi anni nell’Aquilano. Tragedia che hanno sconvolto una comunità intera. La giornata del 20 novembre si presenta quindi come un momento commemorativo di chi ha perso la vita in un incidente stradale e di vicinanza ai familiari, ma anche momento di riflessione sull’importanza di adottare su strada comportamenti corretti e consapevoli da parte di ogni singolo attore sia esso automobilista, motociclista o pedone. L’Italia ha intrapreso da anni ed in modo sinergico con gli altri Paesi Europei, un articolato percorso per limitare l’incidentalità stradale con campagne di sensibilizzazione e di educazione alla legalità a partire dai giovani e coinvolgendo tutte le fasce scolastiche. I familiari di Vittime della strada non hanno mai voluto che queste tragedie fossero racchiuse o chiamate incidenti, perchè quando ci si mette alla guida ubriachi o sotto effetto di stupefacenti, quando si guida alla massima velocità, ben oltre il limite consentito dalla legge e si causa la morte di una o più persone, non si può definire solo un incidente.In questi anni, tra le prime a battersi a L’Aquila perchè venisse riconosciuto il reato di omicidio stradale, c’è stata Erina Panepucci, Vice Presidente dell’Associazione AVISL ONLUS e mamma di Giuseppe Magnifico, un giovane aquilano ucciso sulla strada a soli 22 anni il 2 ottobre del 2005.

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