Abruzzesi nel mondo

Enrico Mancinelli, un grande sindacalista fagnanese in Canada

Enrico Mancinelli, il grande sindacalista fagnanese in Canada. L'epopea continua con il figlio Joseph.

Enrico Mancinelli, il grande sindacalista fagnanese in Canada. L’epopea continua con il figlio Joseph.

Enrico Mancinelli era nato nell’incantevole borgo di Fagnano Alto (AQ), in località Corbellino, nel cuore della Valle Subequana, il 4 marzo 1925, da un’umile famiglia. Subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, avendo completato le scuole superiori, iniziò gli studi in economia a Roma, dove prestò servizio per alcuni anni, anche nel corpo di polizia. La svolta avvenne a ventisette anni, nel 1952, quando decise di emigrare in Canada, come tanti abruzzesi, spesso chiamati da parenti ed amici, come garanti, che già vi avevano trovato lavoro e speranza in una vita migliore. Gli inizi furono difficili per l’inserimento degli migranti italiani, in un Paese di matrice anglosassone, che li vedeva solo come manodopera da sfruttare, a tempo, per sostenere la crescita della sua economia. In particolare i nostri corregionali come Mancinelli, si concentrarono nello Stato dell’Ontario, specie nella Città di Toronto. Qui il nostro poliziotto, tentò vanamente di essere reclutato anche nel corpo locale delle Forze dell’Ordine (e pensare che decenni dopo il Capo delle Giubbe Rosse diventò Giuliano Zaccardelli ed il capo dell’Intelligence Luciano Bentenuto, tutti di origine abruzzese), ma deluso si trasferì ad Hamilton, dove già esisteva un’attiva presenza d’abruzzesi e molisani, in gran parte nel settore delle costruzioni. Qui Enrico, dopo aver frequentato una scuola di inglese, trovò un suo ruolo proprio nell’aiutare i nostri emigranti, a superare in primis questa grande barriera linguistica, per potersi inserire non solo nel mondo del lavoro canadese, ma per uscire dalla stessa “ghettizzazione“, nella sua società. Qui abbiamo già narrato di questa dura battaglia di emancipazione, che porterà dopo a far emergere i figli di quella generazione, affermatisi poi in tutti i campi, fino a diventare Ministri federali, proprio dal “distretto italiano” di Hamilton, con gli avv. Tony Valeri prima ed ora Filomena Tassi, eleggendo nel 2003 anche il sindaco Larry Di Ianni: tutti d’origine abruzzese. Una conquista sofferta, ma continua di diritti civili, politici e sul lavoro, anche grazie all’azione lungimirante di sindacalisti come Enrico Mancinelli, per diversi decenni, che lo portarono a salire la scala gerarchica in un “Trade Union” sempre più forte (tra gli Usa ed il Canada): Il LiUNA.

enrico mancinelli

Una carriera inarrestabile, fatta di successi e di qualificazione professionale, completando i suoi studi in economia, ma anche tracciando con gli accordi la linea e la cogestione del sindacato nella stessa crescita delle imprese, con la nascita già nei primi anni’70 dei fondi pensione per i suoi lavoratori. Per questo le responsabilità di Mancinelli, da locali, divennero sempre più nazionali, fino ad essere eletto come Vice Presidente dell’Unione Internazionale dei Lavoratori, presente in tutto il Nord America. In questi anni fecondi, si raccolsero così i frutti dei duri sacrifici, consolidati con la forza dei grandi numeri degli iscritti rappresentati, sia nella parte centrale, che orientale della Federazione. Da lì, sono seguiti tanti altri obiettivi, sempre più ambiziosi per tutelare le condizioni e la sicurezza dei lavoratori (con il salario minimo, che ora nell’Ontario è salito a 14.35 $, l’ora), nonché testimoniati da molti riconoscimenti ed onorificenze ricevute da Henry Mancinelli, comprese le donazioni e le opere di filantropia sostenute, fino alla sua scomparsa, ad ottantuno anni, il10 settembre del 2006. Sempre nella sua amata Hamilton, ha lasciato la moglie Rosa Nori ed i suoi tre figli (Giuseppe, Anna e Cristina) e ben13 nipoti. Un grande lascito, molto sentito non solo nella sua famiglia propria, ma anche in tutta quella abruzzese, che da allora ha continuato a ricordarlo ed apprezzarlo per l’eredità raccolta dal figlio maggiore, Joseph, (classe 1957), che ha esaltato la sua opera, sempre dentro lo stesso LiUNA (Laborers’ International Union of North America). Nel sindacato degli edili, egli è diventato anch’esso Vice Presidente e suo Direttore Generale, in Canada. Un’azione che ha ancor più consolidato il tracciato del padre, sempre con la tutela avanzata dei suoi iscritti, ma lanciando la nuova frontiera dei “partenariati pubblico-privati”, altresì sostenendo i soggetti più fragili, dai poveri ai portatori di handicap, con donazioni ad ospedali come il “ST. J.Healthcare” di Hamilton. Inoltre il meritorio progetto per nutrire e far studiare ben 250mila bambini bisognosi, in tutto il grande Paese, ora tanto ricco, ma anche tanto diseguale, che deve fare i conti con la stessa eredità dei nativi, dopo gli emigranti accolti e che vuole ancora richiedere, nel prossimo triennio, per sostenere la sua economia. Per questo lodevole appare la proposta avanzata proprio da Joseph Mancinelli, nel nome del padre Enrico, di istituire una cattedra finanziata da LiUNA, per studiare il “Lavoro Globale”, presso la Facoltà di Scienze Sociali, presso “Mc Master”, con una Cattedra di ricerca, intitolata ad Enrico Henry Mancinelli, con una donazione di ben un milione di dollari.  Il suo motto illuminante è “sentire il potere”, con il richiamo sì alle concrete realizzazioni, ma sempre con lo spirito cristiano di servizio verso gli altri.

enrico mancinelli
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