Morti bianche, da gennaio ad agosto 2022 sono oltre 11mila gli incidenti sul lavoro registrati in Abruzzo, di questi 10 sono stati mortali. Una delle ultime vittime, in senso cronologico, ha toccato al cuore L’Aquila: in un cantiere della ricostruzione post sisma, a Leonessa, ha tragicamente perso la vita Luca Di Virgilio, 56enne operaio aquilano, deceduto in un cantiere ormai chiuso ed affidato alla ditta aquilana Scimia Arte e Costruzioni di Vincenzino Scimia. I dati degli incidenti sul lavoro.
Dispositivi di sicurezza e responsabilità, ma anche distrazioni, superficialità o stanchezza… è complesso analizzare i fattori, oggettivi e soggettivi, che possono essere causa di incidenti sul lavoro. Solo due settimana fa la realtà aquilana è stata scossa da una tragica morte, avvenuta proprio sul luogo di lavoro, nel vicino reatino. A perdere la vita, come raccontato dal Capoluogo, Luca Scimia, operaio di 56 anni che si trovava in un cantiere assegnato alla ditta Scimia Arte e Costruzioni, di Vincenzino Scimia. Non c’è stato niente da fare per l’uomo, rimasto a terra per diverso tempo dopo la caduta da una semplice scala a pioli, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Il cantiere era stato già riconsegnato, ma l’operaio era impegnato in alcuni lavori di rifinitura. Un’altra morte bianca. E a guardare i dati relativi agli incidenti sul lavoro registrati nel territorio regionale, è evidente come sia fondamentale assicurarsi che ogni attività lavorativa venga svolta nella completa sicurezza sempre e come sia importante, allo stesso tempo, investire sulla formazione, sulla prevenzione e sulla sicurezza per titolari e personale lavorativo.
Sono, infatti, 11.356 le denunce di infortuni sul lavoro presentate nel periodo che va da gennaio ad agosto 2022, un numero purtroppo ben più grande di quello registrato nello stesso periodo di un anno fa, quando le denunce erano state 7402. Degli infortuni avvenuti nei primi due quadrimestri del 2022, 10.355 sono gli incidenti avvenuti proprio in occasione del lavoro, mentre 1001 quelli avvenuti in itinere, quindi in viaggio.
Tra i settori che risultano più soggetti a rischi, figura proprio quello delle costruzioni, quindi l’edilizia. Guardiamo i dati più nel dettaglio, secondo le elaborazioni fornite al Capoluogo.it dalla direzione regionale INAIL.
Sono oltre 3mila in più rispetto all’anno precedente le denunce di infortunio in regione registrate nel settore di “Industria e servizi”, vale a dire quello che comprende anche la realtà dell’edilizia.
Il numero di infortuni sale a 9527, di cui 185 incidenti sono avvenuti con mezzo di trasporto nella sede lavorativa, mentre la stragrande maggioranza – ben 8497 – senza mezzo di trasporto. Per quanto riguarda i singoli settori industriali presi in considerazione, spiccano gli incidenti nelle attività di trasporto e magazzinaggio, con 1065 denunce presentate, subito seguito dal settore delle costruzioni, quindi dall’edilizia. Nello specifico sono state registrate 633 denunce negli 8 mesi considerati. Seguono le attività di riparazione di autoveicoli e motocicli, unitamente a quelle del commercio al dettaglio e all’ingrosso, con 380 denunce, e quelle dell’industria alimentare, con 263 episodi di infortunio ufficialmente denunciati all’INAIL.
Per quanto riguarda gli incidenti mortali avvenuti in Abruzzo, si sono verificati 10 decessi per incidenti sul lavoro rispetto ai 29 dello stesso periodo preso ad esame nel 2021: di questi 7 avvenuti proprio in occasione del lavoro, quindi sul luogo dell’attività professionale. Nove su dieci decessi hanno riguardato uomini. Sette di questi sono avvenuti nel macro settore Industria e Servizi e 3 su 10 sono avvenuti proprio in provincia dell’Aquila.
Spostando l’analisi dal dato numerico a quello geografico, sono 2022 le denunce – sul numero totale di infortuni ufficialmente registrati – in provincia dell’Aquila relativamente al periodo gennaio/agosto 2022.
Un dato, questo, che conferma il trend già emerso un anno fa, in cui la provincia dell’Aquila era stata il territorio con il numero più basso di infortuni denunciati. Sono complessivamente 11356 gli incidenti avvenuti sull’intero territorio regionale: maglia nera per la provincia di Chieti, con 3553 denunce di incidenti sul lavoro.
Infine, gli ulteriori dati che si possono estrapolare dalle elaborazioni INAIL sugli incidenti sul lavoro mostrano come le fasce d’età più colpite siano: quella che va dai 45 ai 49 anni e quella che va dai 50 ai 54. Seguite dalla fascia 55/59 anni.
6040 hanno interessato uomini, mentre 5316 hanno coinvolto donne.
