Aree interne

Rimborso bollette, sindaci sul piede di guerra: “Ignorate esigenze della montagna, pronti a dimetterci”

PESCOCOSTANZO - Il sindaco Sciullo contro il rimborso bollette del dl Aiuti bis: "Politica sorda a esigenza montagna. Valutiamo ricorso alla Corte Costituzionale o dimissioni in blocco".

PESCOCOSTANZO – Il sindaco Sciullo contro il rimborso bollette contenuto nel dl Aiuti bis: “Nessuna considerazione della diversa durata accensione e diverse temperature nei luoghi di montagna. Valutiamo ricorso alla Corte Costituzionale o dimissioni in blocco”.

“Ancora una volta la politica, di qualsiasi schieramento, è rimasta sorda al grido di allarme che proveniva dalla montagna e dalle aree interne“. La denuncia arriva dal sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, che ricorda: “Il dl aiuti bis prevede un rimborso bollette ‘tanto al chilo’ prevedendo quale parametro unico la popolazione. Nessuna considerazione dei reali esborsi dei singoli enti, nessuna considerazione della necessità della diversa durata di accensione, nessuna considerazione della diversa temperatura dei singoli luoghi. Nulla di nulla”.

Per lo stesso sindaco, però, “nella nostra carta costituzionale vigono i principi di ragionevolezza e di proporzionalità. Un rimborso così concepito e licenziato vi sembra aderente al dettato costituzionale? Io non credo proprio. Per questo ritengo che tutti i paesi di montagna e delle aree interne, per rispetto dei propri cittadini, devono valutare la possibilità di ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale o di una dimissione in blocco. Domani provvederò a portare questa possibilità alla mia compagine amministrativa. Così non si può proprio più andare avanti”.

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