Elezioni politiche, file affollate per un seggio a Montecitorio o a Palazzo Madama, dopo il taglio del numero dei parlamentari. All’Abruzzo – che finora aveva 21 parlamentari eletti – ora ne spetteranno 13: di questi 9 alla Camera e 4 al Senato, ripartiti tra maggioritari e proporzionali.
Si voterà il prossimo 25 settembre, tante le scadenze, ma soprattutto dura la lotta per un posto capolista in un seggio ambito, se non sicuro. Le liste dovranno essere presentate entro il 22 agosto. Tra le novità previste per questa tornata elettorale c’è la riforma dei collegi: nel caso dell’Abruzzo, nell’uninominale, sono previsti L’Aquila e Teramo città, zona costiera teramana e Pescara, infine Chieti.
Se a livello nazionale Fratelli d’Italia sembra potersi attestare sul 23% dei consensi, come prima forza della coalizione e primo partito in assoluto, nell’Abruzzo a trazione Fdi, il centrodestra sembra viaggiare col vento in poppa, ed il partito della Meloni ancora di più.
In queste elezioni non ci sarà posto per tutti, questo è chiaro già in partenza. E a restare scottata, sembra essere soprattutto Forza Italia per il ‘caso Marche’.
Nella ripartizione nazionale dei collegi ai partiti, nelle Marche, Forza Italia ha spuntato un capolista che per compensazione andrà in Abruzzo a Fratelli d’Italia.
Il senatore marchigiano uscente Francesco Battistoni ha ottenuto il seggio uninominale nelle sue Marche, sottraendolo di fatto al collega abruzzese Nazario Pagano.
Un seggio uninominale, tra quelli spettanti ai forzisti quindi, passa direttamente al partito di Giorgia Meloni, che andrà a rinforzare la sua rappresentanza regionale tra Camera e Senato. Forza Italia, quindi, non esprimerà il candidato al Senato in Abruzzo cui ambiva il segretario regionale Nazario Pagano, che a questo punto dovrà giocarsi la roulette del proporzionale al Senato.
Resta sicuramente fuori dalla partita alla Camera l’uscente Antonio Martino.
Il partito al Governo regionale, con il Presidente Marco Marsilio, punta a 5 seggi, cioè quasi la metà dei 13 parlamentari che eleggerà complessivamente l’Abruzzo. Guido Liris ed Etel Sigismondi sono i nomi certi per Fdi, avviati rispettivamente al ruolo di candidati al maggioritario per il Senato e per la Camera.
È stato proprio Pierluigi Biondi, in qualità di coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, a chiedere al partito della Meloni la posizione di capolista all’uninominale del Senato per Guido Liris.
Potrebbe avere una chance anche Marilena Rossi, segretario Fdi provinciale di Teramo, seconda al proporzionale alla Camera, qualora il partito della Meloni portasse a casa un risultato importante e riuscisse a far scattare anche un secondo eletto.
In casa Lega al Carroccio potrebbero spettare 2 o anche 3 seggi. Alberto Bagnai si avvia verso la riconferma per il ruolo di capolista per il Senato, meno certa la situazione sul capolista uninominale per la Camera che dovrebbe scattare sul collegio di Chieti: probabilmente la decisione scaturirà dall’intreccio della ripartizione dei seggi a livello nazionale. Qualche punto interrogativo, quindi tra i big della Lega che, considerando che nessuno di loro è chietino (l’aquilano Luigi D’Eramo, il teramano Giuseppe Bellachioma) potrebbero lasciare il seggio ad un nazionale, probabilmente Antonio Zennaro.
L’aquilano Luigi D’Eramo potrebbe contare, quindi, sul seggio da capolista al proporzionale della Camera, anch’esso abbastanza sicuro con l’atteso risultato della Lega in Abruzzo.
Dal lato Pd appare granitica la posizione di Luciano D’Alfonso al Senato e di Michele Fina alla Camera.
Capitolo moderati.
Per Cambiamo, il partito di Quagliariello, sembra abbordabile uno dei seggi ‘sicuri’ – nelle mire anche dell’uscente Gianfranco Rotondi – ma la battaglia si gioca sulla scelta del collegio.
Camillo D’Alessandro
Elezioni 25 settembre, l’Abruzzo eleggerà solo 13 parlamentari: è caccia al seggio
