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Limiti ai condizionatori, scattano multe e controlli

Stop ai condizionatori negli uffici: sarà una calda estate. Dal 1° maggio per chi non rispetterà le nuove regole scatteranno multe salate.

Sarà una calda estate negli uffici pubblici: dal prossimo 1° maggio la temperatura dei condizionatori negli edifici pubblici e nelle scuole non potrà scendere sotto i 25 gradi, altrimenti scatteranno multe salate. A prevederlo è un emendamento inserito nella legge di conversione del Dl Bollette, con l’obiettivo da un lato di contrastare il caro energia e dall’altro cercare di limitare il consumo di gas russo. La media ponderata delle temperature, poi, non dovrà superare i 21 gradi d’inverno. Per chi non rispetterà le nuove regole scatteranno multe salatissime.

Per i trasgressori sono previste multe salatissime, dai 500 ai 3mila euro, anche se resta da chiarire come verranno effettuati i controlli sui condizionatori. A effettuarli dovrebbero essere gli ispettori del lavoro, che potranno sanzionare le varie amministrazioni pubbliche. Ma non è ancora del tutto chiaro chi sarà direttamente responsabile del rispetto dei parametri. Per questo si attendono maggiori dettagli e la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale. Faranno eccezione ospedali e case di cura. Così come, al momento, sono escluse dal decreto le case, i negozi e tutte le strutture private. In sostanza la media della temperatura dell’aria degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi in inverno e non dovrà essere minore di 27 gradi nella stagione estiva, con un margine di tolleranza fissato a due gradi.

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La decisione dell’esecutivo rientra tra gli interventi messi in campo per contrastare la crisi energetica e ridurre l’import di gas russo. Dalle prime stime, si calcola una riduzione tra i 2 e i 4 miliardi di metri cubi di gas, con un risparmio sui consumi finali di circa il 7%. Andando a toccare da vicino la vita di milioni di persone, inevitabilmente la mossa di Palazzo Chigi, che segue alla recente “provocazione” di Mario Draghi “Volete la pace o i condizionatori accesi?”, sta alimentando un dibattito su vari fronti: dal settore della climatizzazione alle associazioni dei consumatori.

condizionatori

Limiti ai condizionatori: il testo dell’emendamento:

Al fine di ridurre i consumi termici degli edifici e di ottenere un risparmio energetico annuo immediato, dal 1° maggio 2022 al 31 marzo 2023 la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici, a esclusione degli edifici di cui all’articolo 3, comma 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74, non deve essere superiore, in inverno, a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza, né inferiore, in estate, a 27 gradi centigradi, meno 2 gradi centigradi di tolleranza.

Per ora, poi, non ci sono limiti specifici per l’uso dei condizionatori nelle case private. Fino a questo momento, durante gli ultimi mesi invernali, ci sono stati solo consigli da parte dell’Unione nazionale consumatori e delle istituzioni pubbliche, che hanno chiesto di abbassare le temperature in casa di un grado rispetto all’uso abituale. In questo modo il risparmio del gas potrebbe essere stato almeno del 5%. Per l’estate si attendono nuove indicazioni, per ora non obbligatorie.

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