Cultura

Tutti i Santi giorni, 15 febbraio: San Faustino e San Giovita

San Faustino e San Giovita per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 15 febbraio.

San Faustino e San Giovita per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 15 febbraio.

Il 15 febbraio si commemorano San Faustino e San Giovita. Il racconto agiografico e la testimonianza del loro martirio sono riportati nella Legenda Maior di San Bonaventura da Bagnoregio: Faustino e Giovita erano giovani nobili bresciani vissuti nel II secolo d.C., che, dopo aver intrapreso la carriera militare ed essere divenuti cavalieri, furono convertiti al cristianesimo da Sant’Apollonio, Vescovo di Brescia. Da subito molto impegnati nell’evangelizzazione, grazie alla potenza della loro predicazione diventarono presto invisi ai maggiorenti della città. Questi, timorosi della diffusione del cristianesimo, sollecitarono il governatore della Rezia, Italico, ad eliminarli per preservare l’ordine pubblico. Alla morte di Traiano, il suo successore Adriano li fece incarcerare, ma i due si rifiutarono di abiurare, colpendo addirittura la statua del dio pagano a cui era stato ordinato di sacrificare. Vennero allora rinchiusi in una gabbia con le tigri del circo, ma le fiere rimasero mansuete e si accovacciarono ai loro piedi: al miracolo assistette anche la moglie del governatore Italico, Afra, che si convertì al cristianesimo, che le costò a sua volta il martirio. Dopo essere stati scorticati vivi e messi al rogo, e aver subito ogni genere di torture, San Faustino e San Giovita furono condannati a morte per decapitazione; la pena fu comminata a Brescia, poco fuori porta Matolfa. I corpi vennero sepolti nel cimitero di San Latino e lì il vescovo Faustino fece edificare la chiesa di San Faustino ad Sanguinem.

Il culto si diffuse intorno all’VIII secolo e si diffuse dal nord Italia nel resto della penisola per mezzo dell’invasione dei Longobardi. San Faustino e San Giovita divennero i patroni di Brescia nel 1438, a seguito di un evento prodigioso verificatosi durante l’assedio milanese della città, il 13 dicembre. Si narra che i due Santi apparvero sulle mura della città e sostennero la difesa dei bresciani, respingendo le palle delle cannonate a mani nude. La tradizione iconografica vede i due Santi rappresentati con la lorica – la veste militare romana – spesso con la spada in un pugno e la palma del martirio nell’altra mano. In altre raffigurazioni sono in abiti religiosi, San Faustino con le fattezze di un presbitero, San Giovita di diacono, secondo quanto riportato dal racconto agiografico.

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