Cronaca

L’Aquila, vince 5mila euro: aggredito e rapinato da 5 connazionali

L'AQUILA - Cinque misure di custodia cautelare a carico di altrettanti cittadini nigeriani accusati di lesioni e rapina aggravata in concorso. Facevano leva sulla paura per la Black Axe per imporre un nuovo predominio sui connazionali.

L’AQUILA – Cinque misure di custodia cautelare a carico di altrettanti cittadini nigeriani accusati di lesioni e rapina aggravata in concorso. Facevano leva sulla paura per la Black Axe per imporre un nuovo predominio sui connazionali.

Hanno provato a volgere a proprio favore la “decapitazione” dell’associazione criminale della Black Axe, il cui capo è stato arrestato a L’Aquila nell’ambito dell’operazione “Hello Bross” per tentare la “scalata” nell’ambiente criminale e assegnarsi il ruolo di “capi dei neri” (come si definivano) i 5 cittadini nigeriani per cui, al termine di specifiche indagini condotte dalla Squadra Mobile, sono stati emessi dal Gip altrettante misure cautelari in carcere richieste dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli. Sono tutti accusati di lesioni e rapina aggravata in concorso. A illustrare i dettagli dell’operazione denominata “Bettin Robber”, il nuovo capo della Squadra Mobile dell’Aquila, il vicequestore aggiunto, Danilo Di Laura.

Inizia tutto in un tranquillo pomeriggio d’ottobre, quando un giovane di origine nigeriana, tenta la sorte in una sala scommesse. “Una persona onesta”, viene definita dagli investigatori, una persona che tentava di integrarsi nel tessuto sociale cittadino, che quel pomeriggio ha avuto la fortuna di vincere ben 5mila e 500 euro. Ad assistere alla vincita, però, anche alcuni connazionali che si sono presto “ingolositi”. In particolare, E. I. B., di 23 anni, ha organizzato ai suoi danni un vero e proprio agguato, nel piazzale antistante il Centro commerciale Meridiana. Qui, il giovane “fortunato” si è visto accerchiare da tre connazionali, che lo hanno selvaggiamente picchiato per sottrargli la vincita. Il bottino è stato di circa 2mila euro, in quanto il giovane non aveva ancora ritirato tutta la vincita. A quel punto, un amico della vittima, un 30enne anch’egli nigeriano, ha provato a difenderlo, rimediando una spedizione punitiva.

La sera stessa, infatti, per il solo fatto di aver preso le difese dell’amico, nel suo appartamento si sono presentati altri soggetti dello stesso gruppo che sono entrati con la forza e lo hanno colpito violentemente con una bottigliata in testa e lo hanno successivamente minacciato con il coltello, spaventando il testimone millantando ruoli di potere nella mafia nigeriana.

La svolta, quando la vittima, riconosciuti i suoi aggressori, ha chiamato la polizia, che è intervenuta per identificare i soggetti e procedere speditamente con le indagini che hanno portato alle 5 misure cautelari, di cui 3 sono state eseguite, mentre altri due soggetti sono ancora ricercati. I soggetti coinvolti hanno tra i 23 e i 30 anni.

Un altro colpo della Squadra Mobile dell’Aquila, che così ha impedito a nuovi gruppi criminali di approfittare del momento di “vuoto” al comando della Black Axe, dovuto ai recenti arresti.

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