Economia

Incentivi auto, fino a 6000 euro per la rottamazione

C'è poco tempo per decidere sul contributo all'acquisto di auto Euro 6. D Day al 18 luglio per il voto al Senato.

Slitta ancora il momento della verità per gli incentivi auto 2020, potenzialmente destinati a sostenere l’acquisto di vetture Euro 6, benzina, diesel o ibride.

L’appuntamento per l’inizio della discussione nell’Aula della Camera della conversione in legge del decreto Rilancio era fissato per il 3 luglio; invece venerdì si terrà una nuova seduta della conferenza dei capigruppo per calendarizzare la discussione in Aula.

Si tratta ancora sugli incentivi per l’automotive, anche se l’intesa per spingere lo smaltimento del parco auto euro 6 invenduto negli autosaloni sembra a portata di mano.

Slitta di giorno in giorno l’approdo in Aula del decreto Rilancio: si punta a chiudere prima del weekend per passare all’assemblea lunedì, dove il governo dovrebbe porre la fiducia.

Il motivo dello slittamento è la richiesta da parte della commissione Bilancio della Camera di ulteriore tempo per l’esame del decreto.

Dopo un crollo nelle vendite 49,6% in maggio, primo mese di riapertura dei concessionari, e con il cumulato da gennaio che segna un negativo del 50,45%, la necessità di un provvedimento mirato sembra evidente.

Tanto da aver indirizzato la discussione in corso nella stessa commissione Bilancio finalmente verso un accordo sostanziale tra le forze politiche.

In particolare, ci sarebbe convergenza attorno agli emendamenti firmati Pd, Iv e Leu, per altro sostenuti anche dall’opposizione, e che prevedono un contributo statale di mille euro, duemila in caso di rottamazione di un’auto con più di dieci anni, cifra raddoppiata a carico del concessionario.

L’agevolazione riguarda l’acquisto di una nuova vettura Euro 6 benzina, diesel o ibrida, entro un limite massimo di emissioni che ancora è oggetto di discussione politica.

La volontà del Movimento Cinque Stelle è infatti quella di vedere affiancata questa misura agli Ecobonus già in vigore.

Questi ultimi prevedono un contributo di 4.000 euro che raggiunge i 6.000 euro in caso di rottamazione se si acquista un’auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km, oppure un bonus di 1.500 euro al quale se ne aggiunge un altro dai 1.000 euro in caso di rottamazione, nel caso di una nuova vettura con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km.

La commissione Bilancio continua a lavorare alle centinaia di emendamenti al decreto Rilancio, ma in una settimana ha approvato pochissime modifiche, dallo sconto sull’Imu a chi paga con l’addebito bancario all’ecobonus che sale a 4mila euro per comprare i motorini elettrici, fino alla stabilizzazione dei precari di lungo corso della P.a. Si è rischiato anche l’incidente, con un voto sul filo finito 14 a 14 su un emendamento leghista da 400 milioni.

Spinta a rottamazione: bonus anche per Euro 6

Sulle auto il frutto della mediazione di maggioranza dovrebbe portare a un rafforzamento degli incentivi per ibride ed elettriche, accompagnato da un bonus per la rottamazione (si ragiona su massimo 3.500 euro) anche per chi acquista una auto nuova euro6 a benzina o diesel.

Ci potrebbe essere un incentivo anche senza rottamare vecchie auto, ma dimezzato.

Si tratterebbe di un aiuto temporaneo – magari non per tutto il 2020 – a un settore che ha subito più di altri la crisi innescata dall’epidemia da Coronavirus, in attesa di un intervento più ampio con la legge di Bilancio in autunno.

Intanto anche la moda, il settore delle cerimonie e degli eventi e la ceramica hanno avuto un piccolo aiuto specifico, con fondi da 5 milioni ciascuno per ristori a fondo perduto.

Altri 5 milioni vanno alle camere di commercio all’estero. Per i multi-store è arrivato il credito d’imposta, ma al 20%, sugli affitti di marzo, aprile e maggio (concesso a chi ha ricavi oltre i 5 milioni).