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Carne di cinghiale e suino, rilevati 4 casi di trichinella

Quattro casi di trichinella rilevati nelle carni di cinghiali e suini in provincia dell'Aquila.

Controlli sul territorio provinciale sulla carne di cinghali abbattuti e suini, 4 casi di trichinella: 1 caso all’Aquila, 1 a Sulmona, 2 nella Marsica.

Quattro casi di trichinella riscontrati nelle carni di cinghiali abbattuti nella caccia e nei suini da allevamento. La presenza del parassita, che può provocare malattie anche gravi nell’uomo, è emersa a seguito degli accurati controlli del Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale della Asl, diretto dalla dr.ssa Francesca De Paulis.  I controlli rientrano nell’azione di prevenzione messa in atto in concomitanza con la ripresa della caccia dopo la pausa dovuta all’emergenza Covid.

Trichinella, 1 caso all’Aquila, 1 a Sulmona, 2 nella Marsica.

La presenza della trichinella, in seguito alle analisi eseguite dal Laboratorio dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise, è stata rinvenuta in un cinghiale catturato durante una battuta di caccia nell’aquilano. E così scattata la procedura di sicurezza che ha permesso al personale del servizio della Asl di rintracciare rapidamente il cacciatore e le carni contaminate, disponendo la loro esclusione dal consumo umano e la conseguente distruzione. Un analogo caso è stato accertato nell’aera di Sulmona. Le verifiche del Servizio della Asl hanno riguardato anche la Marsica dove la trichinella  è stata trovata in due suini da allevamento.

“Rispetto agli anni precedenti –  dichiara la dr.ssa De Paulis, – sono dati piuttosto alti nel confronto col parametro nazionale, quindi è indispensabile intensificare i controlli. Grazie alla sensibilizzazione condotta sul territorio oggi possiamo contare sulla collaborazione di cacciatori, associazioni di categoria ed enti preposti nel contrasto a questa malattia che in alcuni casi può avere conseguenze gravi per la salute. E’ fondamentale che si consumino carni e salumi provenienti da circuiti che sottopongono i loro prodotti a tutti i controlli igienico sanitari”.

Nel 2019 il servizio della Asl ha eseguito circa 8.500 controlli, di cui 5.400 su suini macellati al mattatoio, 1.200 su suini macellati a domicilio e 1.900 su cinghiali cacciati.

Trichinella e trichellosi, sintomi e trasmissione.

La trichinellosi è una zoonosi causata dall’ingestione di carne cruda o poco cotta derivante da suini, cinghiali ed equini e contenente larve di nematodi del genere Trichinella. La trasmissione dell’infezione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare quando vengono consumati alimenti a base di carni crude o poco cotte e loro derivati contaminati (ad esempio salsicce fresche), provenienti da animali suscettibili non sottoposti ai controlli veterinari.  Per prevenire l’infezione umana bisogna evitare il consumo di carne crude o poco cotte e loro derivati, di suino, equino o cinghiale che non siano state sottoposte preventivamente al controllo veterinario. Il parassita si localizza inizialmente a livello intestinale per dare poi origine a larve che migrano nei muscoli dove si incistano.