Sanita'

Infermieri su nomina Testa: aquilani si aspettano molto

"Gli aquilani si aspettano molto". Maria Luisa Ianni, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche dell'Aquila, scrive al neo direttore della Asl 1 Roberto Testa.

“Forse, mai come oggi, la nomina di Roberto Testa, direttore generale della Asl dell’Aquila sembra arrivare in un momento assai propizio”.

Lo dice in una nota Maria Luisa Ianni, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia dell’Aquila, in cui si rivolge proprio al neo direttore.

Roberto Testa ha una specializzazione in Igiene ed Organizzazione dei Servizi Ospedalieri, è stato Direttore Sanitario dell’INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà).

Il nuovo Direttore Sanitario vanta esperienze importanti e prestigiose nella Sanità, sia a livello ospedaliero che di azienda sanitaria ed ha prestato la propria opera professionale anche in altre Regioni italiane. Nel 2014 è stato nominato direttore sanitario della Asl di Frosinone.

“Il dottor Roberto Testa sarà alla guida della nostra Asl 1, struttura che potenzialmente ha tutte le carte in regola per esprimersi al meglio nel panorama socio-sanitario abruzzese. La nomina del nuovo Direttore Generale è stata auspicata, sollecitata ed attesa; sospesa tra critiche e speranze di soluzioni a problemi ormai annosi”, spiega la Ianni.

Da questa nomina si aspettano molto sia i cittadini di tutta la provincia aquilana, sia i dipendenti, operatori e professionisti che – a diverso titolo, ruolo e responsabilità – operano nell’ambito della Asl 1“, continua.

“Anzitutto che i problemi, grandi e piccoli, possano essere risolti; e poi, me compresa, che le Sue competenze, esperienze e visioni – anche di altre realtà forse più avanti della nostra – possano fare della nostra Asl una grande Azienda, capace di affermarsi come eccellenza sanitaria. Lei, Direttore, arriva in un momento in cui si parla molto dell’istituzione di un DEA di II livello”, spiega.

Il dea, per i non addetti ai lavori, è un ospedale altamente specializzato in grado di offrire cure altamente specialistiche.

“DEA che, mettendo in campo un lavoro complesso ed articolato incardinato in una visione lungimirante ed ampia, potrebbe trasformare i nostri maggiori Ospedali della Provincia in altrettante eccellenze e centri d’interesse sanitario, scientifico e di ricerca. Poli nei quali le parole d’ordine sarebbero competenza, professionalità, appropriatezza”, auspica la Ianni.

“Questa strategia potrebbe declinarsi in una maggiore attrattività dai fuori Regione, a patto che sia si ponga rimedio alla ormai cronica carenza di personale, sia si vadano ad articolare meglio le strutture organizzative, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane ed alla ricerca di competenze elevate (comprese quelle manageriali). Solo in questo modo gli operatori tutti avranno la possibilità di sentirsi fidelizzati e valorizzati”, continua.

“Ci aspettiamo che nella riorganizzazione della Rete Ospedaliera e Territoriale sia davvero l’utente ad essere messo al primo posto, non solo nel momento dell’acuzie ma anche e soprattutto nel post ricovero. Ci aspettiamo che le risorse professionali presenti imparino a lavorare in integrazione e in sinergia valorizzando le rispettive peculiarità, all’interno ed all’esterno”, aggiunge.

“Ci aspettiamo che, dopo le stabilizzazioni, si anche predisponga un concorso in modo che, a venti anni di distanza dall’ultima volta, si possa mettere mano in maniera seria alla revisione della pianta organica, in base agli assetti che si desiderano dare. Ci si aspetta che sia applicato l’Atto Aziendale, ed anche innovazione nei modelli organizzativi”.

E ribadisce la Ianni che, “i cittadini vogliono i servizi: si aspettano che quando hanno bisogno ci sia qualcuno a prendersi cura di loro e che le liste di attesa siano compatibili con la loro necessità di sottoporsi alle cure. È ora che la nostra Provincia recuperi il tempo perso; bisogna fare squadra e lavorare per dare risposte concrete, che siano al passo con i tempi e con quanto stanno facendo le altre Regioni italiane. Come Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia dell’Aquila voglio darLe il benvenuto e augurarle buon lavoro“.

“Lo faccio a nome di tutta la categoria professionale infermieristica che rappresento e che, da sempre ed in tutta la Provincia, mostra grande spirito di sacrificio e di abnegazione al lavoro nonostante le tante difficoltà. Auspico di incontrarla a breve”, conclude.

 

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