L'aquila

Perdonanza e jazz, la macchina della sicurezza

Per la Perdonanza e il Jazz italiano per le terre del sisma impegnati oltre 300 uomini. Tutti i dettagli della macchina della sicurezza.

Oltre 300 operatori di pubblica sicurezza messi in campo per garantire il sereno svolgimento dei grandi eventi di fine estate.

Bilancio positivo e apprezzamenti trasversali per i due grandi eventi che hanno caratterizzato la fine estate aquilana: la 724ª Perdonanza e il Jazz italiano per le terre del sisma. Migliaia di persone hanno pacificamente invaso il centro storico facendo esultare organizzatori e amministratori per l’ottima riuscita degli eventi, dovuta anche alla poderosa macchina della sicurezza messa in campo dalla Questura diretta dal dottor Orazio D’Anna, insieme alle altre forze di polizia. Tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e altri operatori di pubblica sicurezza, oltre 300 sono state le unità messe in campo per l’occasione. A coordinare il piano della sicurezza, il dottor Gianfranco Rapisarda, dagli inizi d’agosto dirigente della Divisione di Gabinetto.

Perdonanza e Jazz, i numeri della sicurezza.

Numeri maggiori, rispetto agli ultimi anni, si sono registrati per il corteo della Perdonanza, che ha fatto registrare circa 18mila presenze; grandi numeri anche per i concerti serali a Collemaggio, con Cocciante e De Gregori, ai quali hanno partecipato circa 15mila persone a serata, tra i presenti all’interno del circuito e quelli rimasti fuori. Più contenuta la partecipazione a piazza Duomo, con circa 3mila persone.

In controtendenza i numeri del Jazz italiano per le terre del sisma, lievemente in flessione rispetto agli altri anni, probabilmente anche a causa del maltempo: circa 3mila persone al concerto finale all’Emiciclo, più un altro migliaio di presenze per i concerti nel centro storico.

Per gestire il gran numero di partecipanti agli eventi, nel giorno del corteo della Perdonanza è stato utilizzato tutto il personale in servizio in Questura, più decine di unità di rinforzi dai Reparti mobili di fuori regione. In totale, un centinaio di poliziotti, che insieme al personale di carabinieri, guardia di finanza e le altre forze di polizia, hanno formato un “esercito” di oltre 300 operatori impegnati nella sicurezza.

Presenti unità cinofile e squadre antiterrorismo. La Squadra Mobile diretta dal vicequestore aggiunto Tommaso Niglio ha messo in campo anche unità antiscippo (a capo della Divisione Anticrimine da agosto c’è la dottoressa Laura Cavaglià), con attività investigative da parte della Digos e dei carabinieri. Prima del corteo della Bolla, sono state effettuate operazioni di bonifica di tutto il territorio interessato. Posizionate barriere New Jersey antisfondamento nei punti strategici del centro, a salvaguardia della sicurezza della popolazione.

Insieme alle forze di pubblica sicurezza, vigili del fuoco, 118, protezione civile. «Tutti – ha sottolineato il dottor Rapisarda – hanno contribuito in maniera eccellente alla sicurezza, con senso di grande collaborazione». Risultato: manifestazioni serene, senza alcun tipo di problema di ordine pubblico o di sicurezza. È quindi giusto ricordare che la buona riuscita degli eventi appena conclusi è dipesa anche dal grande lavoro delle donne e degli uomini impegnati nella pubblica sicurezza, attraverso un’organizzazione che ha privilegiato la prevenzione, facendo trascorrere ad aquilani e turisti giornate all’insegna della serenità.

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