Politica

Bilancio, un milione e mezzo solo di affitti

di Roberta Galeotti
«Gli aquilani hanno dimostrato di capire ed accettare l’aumento della Tari del 20%» ha dichiarato Massimo Cialente in conferenza stampa venerdì scorso.
Tutto orgoglioso, il sindaco, di aver intascato la promessa dei 16 milioni dal Governo centrale e pronto a «ridisegnare gli investimenti sulla città». Intanto il bilancio preventivo registra uno zero spaccato su cultura, turismo e sport.
Saranno «le scelte politiche dei componenti la Giunta a disegnare gli investimenti» ha spiegato il sindaco davanti ai suoi assessori.
Ma siamo sicuri che l’aumento delle tasse fosse necessario ed improcrastinabile? L’opposizione, FDI e AN, è convinta di no; Sel e Rifondazione non voteranno e, per l’ex assessore al bilancio De Santis, si potevano tagliare molte spese inutili dell’ente o, magari, intascare tante notorie evasioni.
La domanda sorge spontanea: si potevano trovare cinghie da tirare e spese da contenere all’interno dell’amministrazione comunale?
Scorrendo il bilancio salta agli occhi la grande spesa imputata agli affitti delle sedi comunali: un milione e mezzo di euro.

comune l'aquila anagrafe




Facendo un riepilogo delle sedi comunali in uso in questo momento, alla modica cifra di 1 milione e mezzo di euro, annoveriamo:
palazzo Fibbioni, concesso ad uso gratuito dalla fondazione gestita dalla famiglia Rivera;
Palazzo Del Tosto a via Roma;
Palazzo Rotilio a Via Strinella Alta;
Palazzo Palmerini al Torrione;
Palazzo Via Aldo Moro – sede settore Ambiente – e, in fine, Villa Gioia di Proprietà del Comune.