Politica

Fondi esauriti e nessun rendiconto sul sito del Comune

Nota della senatrice Enza Blundo del M5s in merito ai fondi CIPE erogati per contribuire alla ricostruzione della città di L’Aquila distrutta dal sisma del 6 aprile 2009 ed all’intervista del sindaco Massimo Cialente pubblicata da “Il Centro” il 20 maggio 2013.

«I 225 milioni Cipe li stiamo già impegnando – ha dichiarato Cialente - Abbiamo fatto due graduatorie precise, cronologiche, perché per legge vanno divisi in fondi per le periferie e per il centro. Adesso chiameremo i cittadini a darci l'Iran e cominceremo a dare questi soldi, già da venerdì abbiamo cominciato questo lavoro». La Blundo «lamenta l’impossibilità di conoscere le modalità, i tempi di erogazione dei fondi ed i relativi beneficiari dell’intervento pubblico. Ad oggi, infatti, non risultano essere state pubblicate le risultanze dei criteri di spesa sul sito del Comune di L’Aquila. La cittadina, in un suo precedente comunicato, auspicava maggior rispetto dei diritti dei cittadini in tema di chiarezza, di trasparenza e di semplificazione dell’agire della P.A. da parte di coloro che sono chiamati istituzionalmente a garantire la pubblicità dell’erogazione dei fondi pubblici, anche in seguito all'aumento della tassazione sui bolli per tutti», si legge.

Non aiutano le dichiarazioni pubblicate il 20 agosto 2013 da http://www.abruzzo24ore.tv ed attribuite al sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, dove si legge: «Dal primo gennaio 2013 abbiamo speso 447 milioni che Chiodi non aveva utilizzato e quindi li aveva restituiti. Inoltre abbiamo dato ad oggi, 870 milioni di euro».

«A tal riguardo – prosegue l nota - nonostante nel proseguo dell’articolo si legga: "Abbiamo individuato un crono programma, ridicolizzato da chi non capisce, che dice che per ricostruire L'Aquila entro il 2019 servono 816 milioni aggiuntivi a quelli Cipe per il 2013, 1.2 miliardi per il 2014 e 1 miliardo l'anno fino al 2019. Ora grazie alla battaglia della bandiara, con i miei collaboratori e la giunta, siamo riusciti, ad avere1.2 miliardi ma non va bene:sono 200 milioni l'anno per sei anni, ma solo a partire dal 2014. A noi già quest'anno serve un terzo, 816 milioni subito", l'intero testo appare evanescente e di difficile comprensione, nonché lasciato all’immaginazione del cittadino che tenta di ricostruire l’iter amministrativo dell’uso dei fondi pubblici».

«Attendiamo la necessaria pubblicazione sul sito del Comune», conclude la cittadina senatrice.