Caporciano, il paese senza fiori

26 gennaio 2013 | 10:01
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Caporciano, il paese senza fiori

Caporciano è un piccolissimo paese della Piana di Navelli con poche centinaia di anime come abitanti.

Io ci vivo da una vita, sono sempre stata qui anche se non c’è lavoro, ne per gli adulti ne tantomeno per i giovani e tutti siamo costretti a fare i pendolari per poter andare a lavorare fuori; io amo il mio paese intendiamoci,ma negli ultimi anni la voglia di andare via si sta facendo avanti sempre più insistentemente visto che, anche nelle piccole cose, c’è chi decide di metterti costantemente i bastoni fra le ruote.

Sorvolando sul fatto che sono il Presidente dell’unico centro di Ippoterapia e Pet Therapy dell’aquilano con sede legale nel comune stesso, ed avevo nel 2004 iniziato questa attività proprio qui, cosa che poteva portare lustro e persone al paese, ed ho invece dovuto trasferire quasi immediatamente l’attività a Paganica perché pare che i cavalli “puzzavano”, ora mi trovo a vivere l’ennesima ingiustizia che ci costringe a pagare in molti per accontentare i pochi.

Fuori dalla mia abitazione c’è una scalinata comunale (di cui il comune non si occupa perché siamo noi a doverla pulire costantemente, pulire la fogna che si trova in cima alla scalinata ecc.) con delle fioriere in muratura. Avete letto bene FIORIERE quindi un posto adibito ad accogliere fiori; pensate che i fiori siano stati messi e curati come verde pubblico dal comune? Assolutamente no!

I fiori sono stati comprati ed innaffiati a spese di mia madre che li cura da sempre (anche prima che venissero costruite le fioriere lei aveva già fiori in vasi).

Ma la cosa non le è mai pesata, come non pesa alle tante persone del paese che, amando i bei colori e ritenendo che un fiore possa abbellire una finestra, una porta o un vicolo, hanno apposto davanti le proprie abitazioni, anche in spazi comunali, numerosi vasi; tutti qui ne hanno ma comunque nessuno intralcia in alcun modo la viabilità locale. In tantissimi altri paesi si fa addirittura a gara a chi ha i fiori più belli, non poche sono le iniziative promosse da regioni e provincie dei “balconi fioriti” una sorta di incentivo per spingere le persone a piantare e

curare il verde privato e pubblico in modo da rendere un borgo caratteristico più bello ed interessante anche dal punto di vista turistico perché si sa, o almeno le amministrazioni comunali dovrebbero sapere, che un paese pulito e curato è un incentivo maggiore per i potenziali turisti che potrebbero sceglierlo per le loro vacanze.

Ma il comune i Caporciano va decisamente contro corrente!

Anche se la scalinata curata da mia madre non è di intralcio a nessuno (la scalinata in oggetto è molto ampia

per consentire tanto da consentire il transito anche a molte persone contemporaneamente!) e per giunta molto bella esteticamente, tanto che non è una scena inconsueta in estate vedere turisti soffermarsi per ammirarla e

fotografarla, è stata creata una “Commissione per gli arredi urbani” al fine di regolamentare gli arredi urbani appunto, vasi ed altri ornamenti.

Il punto è che questa commissione ha approvato un regolamento che ci obbliga a levare i vasi presenti sulla scalinata e comunque tutti i vasi posti su terreno

comunale che comunque, ripeto, non sono di intralcio a nessuno; l’ingiustizia che ci troviamo a subire è che pare sia stato chiesto solo a noi di applicarlo e a nessun’altra famiglia è stato chiesto altrettanto.

In poche parole attualmente noi dobbiamo levare i fiori, gli altri li possono tenere!

Dopo una serie di richieste, raccomandate e notifiche (questa storia va avanti da 6 anni!), questa mattina ce n’è stata recapitata un’altra in cui ci impongono di rimuovere i vasi entro 10 giorni altrimenti provvederà il comune

addebitandoci le spese.

Come già detto più volte agli amministratori io e la mia famiglia non siamo assolutamente contrari a levare i fiori, ed anzi lo faremo entro i termini previsti dalla notifica, ma riteniamo che sia opportuno e doveroso che questo,

per par condicio, venga applicato a tutti i nuclei familiari del paese di Caporciano frazione di Bominaco compresa.

Perché solo la mia famiglia deve rispettarlo? Perché a nessun’altro è stato chiesto di fare altrettanto? A chi danno fastidio dei fiori? Cosa c’è sotto?

È chiedere troppo che la legge sia uguale per tutti?

Poiché questa situazione va avanti da troppo tempo io voglio andare fino in

fondo, rispettare il regolamento, ma rendere pubblica questa situazione di profonda ingiustizia che ci troviamo a subire.

La cura ed il rispetto dei luoghi pubblici dovrebbe essere incentivata mentre invece qui viene penalizzata spingendo le persone a non curare il paese che così si trasformerà in breve tempo in un cumulo di pietre e cemento e quindi

sempre meno interessante a livello turistico. Se tutti i comuni adottassero

simili provvedimenti assisteremmo alla fine di tutti i piccoli comuni montani!

Una cittadina indignata con tanta voglia di fuggire altrove

Cristina Priore