Ss 17

Variante Sud, stop al progetto dell’Anas. I comitati esultano

Nessuna decisione verrà presa oggi nel corso della Conferenza dei Servizi, a Roma, riguardante la Variante Sud della SS 17. E’ quanto ha stabilito nella giornata di ieri la Commissione Ambiente e Territorio del Comune dell’Aquila, convocata dal presidente Enrico Perilli su formale richiesta dei Comitati per discutere del progetto ANAS prescelto: in sintesi, è stato deciso un rinvio della stessa al fine di poter valutare più approfonditamente la proposta delle parti sociali, già fatta propria come atto di ufficio dal Comune di Fossa.

Un’Altra vittoria importante per associazioni, comitati e gruppi civici che in queste ultime settimane, da Barisciano a L’Aquila, si sono riuniti e mobilitati in opposizione alla Variante Sud della SS17 proposta dall’ANAS: Salviamo La Piana, Italia Nostra sez. L’Aquila; Archeoclub L’Aquila; Panta Rei, Centro di educazione ambientale Torre del Cornone -ILEX-, Comitato No Biomasse, Comitato Salviamo Marinaro di Fossa, Comitato civico Barisciano e Frazioni, Tracturo3000, gruppo civico Un’Altra Regione, solo per citarne alcuni.

Progetto Variante Sud SS17

Assenti al tavolo di discussione i tecnici dell’ANAS che, di contro, non hanno mai richiesto al consiglio comunale di riunirsi per deliberare.

I comitati fanno presente che, secondo la normativa vigente sugli appalti pubblici, qualora i consigli comunali non si esprimano “tempestivamente”, la Regione Abruzzo potrà farlo per conto loro, rappresentandoli in sede di valutazione presso il CIPE.

Questa è la ragione per cui tutti i comitati e i sottoscrittori sollecitano i consigli comunali di Barisciano e L’Aquila, interessati dal lotto C di variante, a procedere in maniera analoga al consiglio comunale di Fossa che ha votato all’unanimità la contrarietà al tracciato ANAS, sposando come linea di indirizzo e atto di ufficio la planimetria proposta dal gruppo di lavoro dei comitati.

Progetto Variante Sud SS17

Progetto Variante Sud SS17

“Un’opposizione costruttiva, quindi, che si è rivelata, in queste poche settimane, assai più efficiente delle modalità di concertazione portate avanti sinora dall’ ANAS a” mozzichi e bocconi”, a botte di ricatti, conflitti e ricorsi al TAR. Una concertazione assai poco efficiente, durata 7 lunghi anni.” dicono i comitati, che poi riassumono quanto successo in questi ultimi sette anni.

“Abbiamo assistito, infatti, al suddividersi in lotti di un’opera strategica per l’intero comprensorio aquilano che andava invece valutata nella sua visione di insieme, coinvolgendo tutti gli abitanti dei Comuni attraversati dall’ipotesi di tracciato. Seguendo una logica a mozzichi e bocconi, si è concertato ogni singolo lotto a botte di ricorsi al TAR, sindromi NIMBY e concertazioni presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui i Sindaci di Fossa e Barisciano, compreso il Sindaco dell’Aquila si sono finora sempre espressi a titolo personale e mai permettendo ai rispettivi consigli comunali di pronunciarsi con regolare delibera.

E di nuovo i Sindaci, da soli davanti al Ministero, si sono ritrovati costretti dal solito modus operandi ricattatorio dell’ANAS, ribadito ora anche da alcuni amministratori locali: “se non vi mettete d’accordo perdete i soldi”.

Progetto Variante Sud SS17

Progetto Variante Sud SS17

Progetto Variante Sud SS17

Progetto Variante Sud SS17

Questa singolare, ma ormai troppo consuetudinaria, modalità folle con la quale si è proceduto in tutti questi anni, non ha fatto altro che aumentare i conflitti e i ricorsi, esasperare la frammentazione sociale, aggravare l’incapacità di fare visione e di condividere una strategia di sviluppo sostenibile comune alla città e al territorio montano e rurale aquilano. Finora è stata così inficiata gravemente ogni possibilità di partecipazione democratica, dialogo pubblico, trasparenza e efficienza economica, tutti principi assoggettati dal ricatto pubblico del: se non vi mettete d’accordo perdete i soldi. Ma i comitati fanno sapere che sono TUTTI d’accordo, e che, se ci sono stati ritardi questi certo non sono dovuti all’opposizione costruttiva che hanno messo in campo, bensì alle modalità sbagliate di concertazione adottate. I comitati, di contro, con un ascolto serrato sul territorio sono arrivati alla formulazione di un’alternativa, quella definitiva contro la quale nessuno si opporrebbe e che è riconosciuta da tutte le comunità attraversate dall’ipotesi di tracciato, quale alternativa migliore per tutti che mitigherebbe i rischi e gli impatti sociali, ambientali e economici, massimizzerebbe i benefici per le comunità locali e garantirebbe inoltre il miglioramento della sicurezza del tracciato esistente.”
“Con la decisione unanime della commissione ambiente e territorio” chiosano, “si inizia a segnare un cambio di marcia nelle modalità di decisione per le politiche, i piani, i programmi e i progetti, che riguardino le trasformazioni del territorio e comportino significativi cambiamenti sociali. Un modo nuovo che non si presti a formule di ricatto grossolane, del tipo : “se non vi mettete d’accordo perdete i soldi” e che altresì sia più attento agli impatti ambientali, sociali ed economici delle scelte pubbliche e degli interventi.”

(e.f.)