Parco Nazionale, un albero per 365 giorni

Un faggio “speciale” del Parco Nazionale d’Abruzzo monitorato per un anno intero da un occhio nascosto, che non si chiude mai.
Quattro stagioni che scorrono attorno a un importante crocevia di odori, segnali e messaggi lasciati quotidianamente dalla straordinaria fauna dell’Appennino.
Quello che si vede sulla pagina facebook del Parco è solo una sintesi di questa esperienza incredibile. In questi due anni di lavoro di campo, si è compreso che nella vastità della foresta gli alberi non sono affatto tutti uguali.  Ci sono alberi dove deporre le proprie uova o trovare un rifugio sicuro; alberi su cui cercare il cibo o, più semplicemente, grattarsi e lasciare così una traccia del proprio passaggio.
Chissà quanti sono questi alberi…